Sci di fondo

Sci di fondo, staffetta maschile Mondiali Oberstdorf 2021. Norvegia e Russia, scontro tra titani per l’oro

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Il 5 marzo 2021 si assegna il XXXIV titolo mondiale della staffetta maschile, format inserito per la prima volta nel programma della manifestazione iridata nel lontano 1933. Da allora questa competizione ha subito un’unica modifica di rilievo, relativa alla tecnica. Infatti inizialmente nello sci di fondo esisteva esclusivamente il passo alternato. La diffusione del passo pattinato alla metà degli anni ’80 ha fatto sì che l’edizione 1987 si disputasse esclusivamente a skating. Pertanto la Fis decise di diversificare la tecnica delle frazioni a partire dal 1989, anno dal quale i primi due segmenti si disputano in tecnica classica e gli ultimi due in tecnica libera. La distanza è invece sempre rimasta immutata, ovvero 4×10 km.

In campo maschile la gara ha un’unica, indiscussa, padrona, ovvero la Norvegia che ha vinto più della metà dei titoli mondiali messi in palio. Infatti i norvegesi si sono imposti ben 18 volte (1937, 1966, 1982, 1985, 1991, 1993, 1995, 1997, 2001, 2003, 2005, 2007, 2009, 2011, 2013, 2015, 2017, 2019). Dunque, come si può notare, la supremazia norge è figlia dell’incredibile predominio messo in mostra negli ultimi trent’anni, in cui il Paese scandinavo ha conquistato ben quattordici dei quindici ori iridati assegnati dal 1991 in poi! Peraltro, la Norvegia ha attualmente una striscia aperta di 10 titoli mondiali consecutivi!

Sino agli anni ’80, la potenza egemone era l’altro Paese scandinavo, ovvero la Svezia, vincitrice in 7 occasioni (1933, 1950, 1958, 1962, 1978, 1987, 1989). Sono invece 5 le affermazioni della Finlandia (1934, 1935, 1938, 1939, 1954), la quale è a sua volta stata la nazione più blasonata dell’anteguerra. Solamente quattro titoli sono usciti dall’ambito nordico. Di essi, 2 sono andati all’Unione Sovietica (1970, 1982), mentre 1 alla Germania Est (1974) e all’Austria (1999).

I più attenti avranno notato che il 1982 è stato citato due volte. Gli appassionati ben conoscono quella gara dal drammatico finale disputata a Holmnekollen. Sull’ultimo strappo in salita il sovietico Alexander Zavyalov, in testa, entrò in contatto con il norvegese Oddvar Brå, che lo stava attaccando partendo da dietro. Il russo cadde, mentre lo scandinavo poté proseguire, seppur con un bastone rotto. Zavyalov si rialzò e si lanciò rabbiosamente all’inseguimento di Brå, che dovette effettuare un tratto con un bastone solo. La gara si decise in volata, con il sovietico in rimonta rispetto al norvegese. L’arrivo fu letteralmente al photofinish e alfine la giuria decise di assegnare la medaglia d’oro ex aequo sia alla Norvegia che all’Unione Sovietica.

Guardando alle medaglie complessive, la supremazia norvegese è decisamente meno netta, in quanto i norge hanno ancora la Svezia nella loro scia:
25 (18-3-4) – NORVEGIA
22 (7-6-9) – SVEZIA
17 (5-8-4) – FINLANDIA
8 (0-2-6) – ITALIA
7 (2-4-1) – URSS
6 (0-4-2) – GERMANIA UNITA
6 (0-3-3) – RUSSIA
3 (1-1-1) – GERMANIA EST
2 (1-0-1) – AUSTRIA
2 (0-1-1) – CECOSLOVACCHIA
2 (0-0-2) – FRANCIA

Dunque l’Italia ha conquistato ben 8 medaglie, senza però essere mai riuscita ad arpionare il metallo più pregiato. Questi, nel dettaglio, i podi iridati del movimento azzurro.
1937 – BRONZO (Giulio Girardi, Aristide Compagnoni, Silvio Confortola, Vincenzo Demetz)
1939 – BRONZO (Aristine Compagnoni, Severino Compagnoni, Goffredo Baur, Alberto Jammaron)
1966 – BRONZO (Giulio De Florian, Franco Nones, Gianfranco Stella, Franco Manfroi)
1985 – ARGENTO (Marco Albarello, Giorgio Vanzetta, Maurilio De Zolt, Giuseppe Ploner)
1993 – ARGENTO (Maurilio De Zolt, Marco Albarello, Giorgio Vanzetta, Silvio Fauner)
1995 – BRONZO (Fulvio Valbusa, Marco Albarello, Fabio Maj, Silvio Fauner)
1997 – BRONZO (Giorgio Di Centa, Silvio Fauner, Pietro Piller Cottrer, Fulvio Valbusa)
1999 – BRONZO (Giorgio Di Centa, Fabio Maj, Fulvio Valbusa, Silvio Fauner)

STAGIONE 2020-2021
Nella stagione in corso si è disputata una sola staffetta, che peraltro non fa molto testo, poiché molte squadre vi si sono presentate con formazioni sperimentali. Al tempo stesso, non va dimenticato come in Coppa del Mondo sia consentita l’iscrizione di due quartetti per Paese, a differenza di quanto accade nelle competizioni iridate. Comunque sia, per onor di cronaca, lo scorso 24 gennaio a Lahti si è imposta la Norvegia davanti alla Finlandia e a Russia II.  Assente l’Italia.

FOTO: La Presse

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