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Short track, Mondiali 2021: Arianna Fontana, una campionessa infinita anche a Dordrecht

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La stagione dello short track è giunta a una conclusione e la speranza che è nella prossima, quella che porterà ai Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022, sia meno ricca di problematiche Covid e più attiva in termini di gare. Di fatto, un’annata fatta solo di Europei e Mondiale non si può di certo definirsi completa e quindi le valutazioni vanno prese con le pinze.

Una certezza, nel marasma pandemico, però c’è. L‘Italia può contare ancora su Arianna Fontana. La campionessa valtellinese, che ha deciso di programmare il tutto in vista delle Olimpiadi in Cina, ha scelto Budapest (Ungheria) come sede di allenamento e la rassegna iridata a Dordrecht (Paesi Bassi) ha rappresentato un bel banco di prova. Arianna si può essere soddisfatta perché di podi ne sono arrivati tre (1 argento nei 500 metri, 2 bronzi nell’overall e nella staffetta). La Nazionale, dunque, ha ritrovato il suo riferimento e lei le motivazioni continua ad averle estremamente alte.

Il bilancio finale di tre podi, infatti, proietta Fontana a quota 17 top-3 nelle rassegne iridate, a cui vanno aggiunti gli 8 podi a Cinque Cerchi. Il sogno è quella della doppia cifra olimpica e, allo stato attuale delle cose, i numeri sentenziano un 25 nella somma tra Mondiali e Giochi. A questo aspetto va aggiunto il dato di fatto che per la quarta volta in carriera l’azzurra sia salita sul podio nell’allround grazie al bronzo citato nell’ultima competizione iridata.

In buona sostanza, le statistiche parlano e queste confortano sul percorso imboccato e coincidente con la quinta partecipazione ai Giochi, una situazione che la lega a Federica Pellegrini. Certo, in questi Mondiali erano molte, ma questi risultati sono benzina nel serbatoio dell’autostima.

Foto: LaPresse

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