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Short Track
Short track, Mondiali 2021: i Paesi Bassi tentano il colpo a Dordrecht, l’Italia di Arianna Fontana vuole stupire
Dal 5 al 7 marzo Dordrecht sarà la capitale mondiale dello short track. Sul ghiaccio dei Paesi Bassi andrà in scena la rassegna iridata che, di fatto, farà calare il sipario su questa particolare stagione. Il Covid-19 ha costretto i gestori del circuito internazionale a prendere delle decisioni non semplici: una su tutte la cancellazione dell’intera Coppa del Mondo. In definitiva, l’unico punto di riferimento rispetto a questa stagione sono stati gli Europei a Gdansk (Polonia). Per questo, l’incertezza regna sovrana e le gare nelle gambe per gli atleti sono talmente poche che i punti di domanda sull’attuale condizione non mancano.
I pattinatori, però, non hanno tempo di porsi dei quesiti e la loro priorità sarà gareggiare. Ma che Mondiali saranno? Sicuramente sarà una competizione iridata tra tante assenze. Le selezioni asiatiche, Corea del Sud in primis, non parteciperanno alla rassegna a causa delle limitazioni imposte per il Coronavirus e i rischi annessi. Defezioni pesanti che aprono scenari rilevanti, senza contare che anche tra le selezioni nordamericane delle assenze di un certo calibro vi saranno. Se si dà uno sguardo alla compagine canadese, infatti, non risponderà all’appello la forte Kim Boutin, capace a PyeongChang 2018 di conquistare tre medaglie olimpiche (bronzo nei 500 metri, argento nei 1000 metri e bronzo nei 1500 metri, nonché terza nella classifica allround dell’ultima edizione dei Mondiali andata in scena nel 2019 a Sofia). A tenere alto il vessillo canadese ci saranno Steven Dubois e l’infinito Charles Hamelin, classe ’84 e con 30 medaglie mondiali nel proprio palmares (10 ori, 10 argenti e 10 bronzi).
In un contesto di questo genere la compagine di casa è pronta per recitare un ruolo da protagonista. La campionessa europea in carica Suzanne Schulting, detentrice anche dell’ultimo iride, sembra avere la strada spianata per mettersi al collo un altro oro nell’allround, senza contare la possibilità di realizzare l’en-plein sulle singole prove (500, 1000 e 1500 metri). A contrastare l’incedere della fortissima neerlandese saranno la russa Sofia Prosvirnova, la polacca Natalia Maliszewska e le due azzurre Arianna Fontana e Martina Valcelpina. La campionessa olimpica dei 500 metri a PyeongChang si è allenata con grandissimo scrupolo a Budapest (Ungheria), coadiuvata dal marito/allenatore Anthony Lobello. Il target è sfatare il tabù dell’oro nell’allround, ma si possono intuire le difficoltà. Per quanto riguarda Valcepina grande specialista dei 500 metri, ci sarà tanta voglia di rifarsi dopo la squalifica nella Finale degli Europei dove era in lizza per il successo nella specialità.
Sul versante maschile, il quadro è decisamente equilibrato. Detto della formazione canadese, ci sono aspettative nei confronti del russo Semen Elistratov, vincitore dell’allround continentale, anche se i favoriti sembrano essere i due magiari Shaoang Liu e Sándor Liu Shaolin. Attenzione però al padrone di casa Sjinkie Knegt, argento nei 1500 metri a PyeongChang, che potrebbe esaltarsi su questo ghiaccio. E poi, osservato speciale il giovane Pietro Sighel. L’azzurro, argento a sorpresa negli Europei in Polonia nell’overall, si è reso protagonista di una rassegna continentale notevolissima, coincisa anche con l’argento nei 500 metri, il successo nella superfinal e il secondo posto in staffetta. In buona sostanza, il figlio di Roberto (grande pattinatore dello speed skating negli anni ’90) potrebbe avere delle chance.
Foto: LaPresse