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Short track, Mondiali 2021: Suzanne Schulting stella della rassegna iridata, l’Italia chiude con sei medaglie

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Signore e signori, la stagione dello short track è andata definitivamente in archivio. Sono stati i Mondiali di Dordrecht (Paesi Bassi) a far calare il sipario su un’annata agonistica molto particolare e condizionata dal Covid: la cancellazione di tutta la Coppa del Mondo e i soli due eventi internazionali in calendario (Europei e Mondiali) la dicono lunga.

Ebbene, sul ghiaccio orange, i Paesi Bassi l’hanno fatta da padroni in una competizione nella quale le assenze hanno avuto un peso rilevante. I forfait delle selezioni asiatiche e di alcuni grandi interpreti delle squadre nordamericane hanno oggettivamente condizionato il darsi agonistico sul ghiaccio neerlandese. In un contesto di questo genere, la compagine arancione ha ottenuto 9 podi (6 ori, 1 argento e 2 bronzi).

La stella dei campionati è stata senza ombra di dubbio Suzanne Schulting. La fuoriclasse tulipana è stata la donna a sei stelle, con i suoi sei successi (500, 1000, 1500, 3000 metri, staffetta femminile e allround). Un’espressione di superiorità notevole e da rimarcare per lei che sicuramente sarà da considerare in chiave Giochi Invernali di Pechino 2022 quando ci saranno anche le avversarie più forti.

In casa Italia i piazzamenti nella top-3 sono stati ben sei con l’infinita Arianna Fontana capace di conquistare un argento nei 500 metri e due bronzi nell’overall e nella staffetta, mentre sul versante maschile la compagine del Bel Paese probabilmente potrà puntare su un nuovo riferimento in futuro ovvero Pietro Sighel con i suoi tre bronzi (500, 1000 metri e staffetta). C’è da essere soddisfatti in un’annata difficile e dai pochi sorrisi e la speranza è quella che quando si tornerà in scena la situazione sarà davvero normalizzata.

Foto: LaPresse

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