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Tennis: a Wimbledon possibili alberghi anti-Covid per i giocatori. Misure simili anche al Queen’s

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Continuano le grandi manovre di preparazione verso il ritorno del torneo di Wimbledon. Lo Slam più famoso dei quattro, nonché regno dell’erba del tennis mondiale, l’anno scorso non si è giocato a causa delle conseguenze della pandemia di Covid-19, ma anche per via della possibilità dell’All England Lawn Tennis Club di assorbire il colpo economico tramite un’apposita assicurazione.

Riporta il Daily Mail che potrebbero essere incorporate regole uguali in tutto e per tutto agli altri Slam, in considerazione dell’attuale situazione sanitaria: dunque, alberghi designati e non più abitazioni private. L’annuncio di nuovi dettagli sarebbe previsto nella prossima settimana.

In questo senso si sarebbero rivelati decisivi i pareri di Public Health England e Sports Ground Safety Authority, che suggeriscono prudenza anche se le previsioni del governo britannico dicono che a giugno le restrizioni anti-Covid non saranno più in vigore.

Quest’obbligatorietà, secondo il Daily Mail, potrebbe portare al malcontento di qualche giocatore: in molti si trovano in abitazioni private, con Andy Murray che si fa perfino bastare la sua casa nel Surrey. C’è anche il problema degli alberghi, dato che non ce ne sarebbero di adatti a sud-ovest di Londra. Nel frattempo, anche il Queen’s, storico torneo che precede i Championships, sarà soggetto a misure simili, come previsto dai protocolli ATP. In questo caso un albergo sarebbe già stato bloccato.

Foto: LaPresse / Olycom

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