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Ciclismo

Tirreno-Adriatico 2021, le pagelle della quinta tappa: il dieci e lode sta stretto a van der Poel e Pogacar

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La quinta tappa della Tirreno-Adriatico 2021, la Castelalto-Castelfidardo di 205 chilometri, ci ha regalato uno spettacolo senza eguali. Sui muri marchigiani, Mathieu van der Poel, Tadej Pogacar e Wout Van Aert hanno dipinto una delle gare più belle della storia recente del ciclismo. Di seguito andiamo a dare i voti ai protagonisti di giornata con le nostre pagelle.

LE PAGELLE DELLA QUINTA TAPPA DELLA TIRRENO-ADRIATICO 2021

MATHIEU VAN DER POEL (ALPECIN-FENIX) VOTO 10: Attacca la prima volta a 70 chilometri dall’arrivo, se ne va da solo a 50 e arriva al traguardo tutto solo. Il suo è un numero semplicemente sensazionale. Nel finale va un po’ in crisi e Pogacar gli si riavvicina pericolosamente, ma riesce a gestire le poche energie rimaste e a non farsi riacciuffare dallo sloveno. Un marziano.

TADEJ POGACAR (UAE TEAM EMIRATES) VOTO 10: Sin da quando era juniores, Pogacar ha dimostrato di esaltarsi con vento e freddo e anche oggi ha dato conferma di trovarsi meglio di chiunque altro con queste condizioni atmosferiche. E’ il più bravo a gestirsi mentre gli altri corridori attaccano da lontano spron battuto e, nel finale, stacca tutti. Con la prestazione odierna, Pogacar ha messo in ghiaccio il successo finale ed è arrivato ad appena 10″ dal conquistare anche una frazione che van der Poel, per lunghi tratti, sembrava avere saldamente in mano.

WOUT VAN AERT (JUMBO-VISMA) VOTO 9,5: Deve arrendersi allo strapotere di Pogacar nella lotta per la classifica generale, ma si rende protagonista, una volta di più, di una prestazione maiuscola. E’ l’unico che riesce a perdere meno di un minuto da van der Poel e Pogacar e il secondo posto finale, ormai, è suo. L’esperimento è pienamente riuscito.

EGAN BERNAL (INEOS) VOTO 8: E’ il più generoso, insieme a van der Poel, quando la tappa si infiamma a 70 chilometri dal traguardo. Nel finale paga gli sforzi, ma molto meno di altri, che sono crollati, e riesce a concludere la frazione in top-5, a 2’07” da van der Poel. Un risultato esaltante che gli permette di scalare posizioni e di agguantare la quarta piazza.

MIKEL LANDA (BAHRAIN VICTORIOUS) VOTO 7: Mikel Landa non è più, ormai, il corridore appariscente di qualche anno fa, ma ha acquisito una solidità invidiabile. Riesce a rimanere a galla mentre molti uomini di classifica vanno in crisi e, alla fine, chiude la giornata al terzo posto nella classifica generale.

JOAO ALMEIDA (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 6: Fatica e non poco nella frazione odierna, ma al contrario di altri corridori che erano andati forte a Prati di Tivo, riesce a salvarsi in corner, perdendo “solo” quattro minuti da van der Poel. Alla fine salva la top-10 e questo può essere considerato un buon risultato.

JULIAN ALAPHILIPPE (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 4: Il campione del Mondo crolla a 70 chilometri dall’arrivo, quando van der Poel si produce nella prima accelerazione. Quando c’è la pioggia la luce gli si spegne sempre. Chiude a ventidue minuti dal neerlandese.

NAIRO QUINTANA (ARKEA-SAMSIC) VOTO 5: Lo scalatore colombiano, in una giornata non adatta a lui, fatica sin dalle prime battute. In qualche modo, grazie alla sua grande esperienza, riesce a gestirsi bene e a rimanere a galla fino agli ultimi venti chilometri. A questo punto, però, va in crisi e arriva a otto minuti da van der Poel. In classifica generale esce dalla top-10 e, ora, per lui è pressoché impossibile rientrarci.

SERGIO HIGUITA (EF EDUCATION-NIPPO) VOTO 5,5: Per decine di chilometri sembra essere uno dei più brillanti insieme a van der Poel, Van Aert, Pogacar e Bernal. Si gestisce male, però, e, probabilmente colto da una crisi di fame, a un certo punto va totalmente in crisi. Quello del campione di Colombia è un black out totale e termina la frazione a ventuno minuti da van der Poel.

JAKOB FUGLSANG (ASTANA) VOTO 4: Una frazione del genere, con un percorso simile a quello di una classica delle Ardenne, sulla carta era perfetta per Fuglsang. Il danese, invece, va in crisi sin dalle prime battute e perde quasi quattordici minuti da van der Poel. Il Jakob visto in quest’inizio di 2021 non sembra quello dello scorso biennio.

GERAINT THOMAS (INEOS) VOTO 4: Anche il vincitore del Tour de France 2018 recita il ruolo di vittima illustre nella frazione odierna. Appena esplode la bagarre va in crisi e arriva insieme a Fuglsang.

DAVIDE FORMOLO (UAE TEAM EMIRATES) VOTO 8,5: Tira per Pogacar per tutta la tappa e riesce comunque a concludere al sesto posto arrivando insieme a Bernal. In un tracciato simil Liegi, in una giornata da uomini duri, Roccia è emerso. D’altronde questo è il suo habitat naturale.

VINCENZO NIBALI (TREK-SEGAFREDO) VOTO 6: Si difende come può e chiude a 4’20” da van der Poel. Molti uomini di classifica, però, fanno peggio rispetto a lui e, a fine giornata, si ritrova nella top-10 della graduatoria generale.

FABIO FELLINE (ASTANA) VOTO 9: L’autentica sorpresa di giornata. L’azzurro dell’Astana è il più forte dopo van der Poel, Pogacar e Van Aert e conquista la quarta piazza. Una posizione che vale una vittoria dato il rango di chi gli è arrivato davanti.

MATTEO FABBRO (BORA-HANSGROHE) VOTO 7,5: Il giovane azzurro era andato forte ieri e ancora più forte oggi. Chiude la tappa al decimo posto e agguanta la quinta piazza in classifica generale. Chi dire, semplicemente bravissimo.

TIM WELLENS (LOTTO SOUDAL) VOTO 7,5: Era una tappa per Tim Wellens e il belga non ha tradito le attese. Il corridore della Lotto-Soudal si piazza in top-10 e sale fino al sesto posto in classifica generale.

ALESSANDRO DE MARCHI (ISRAEL START-UP) VOTO 7,5: Nella top-10 della frazione odierna troviamo anche il Rosso di Buja, un altro corridore che ama queste giornate per temerari.

SIMON YATES (BIKE EXCHANGE) VOTO 6: Per il britannico della Bike Exchange vale lo stesso discorso fatto per Nibali. Si difende come può, senza affondare totalmente, e conquista la top-10 in classifica generale.

Foto: Lapresse

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