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Tirreno-Adriatico 2021, Matteo Fabbro: “Dovevo aiutare Konrad, ma lui non stava bene e, allora, ho potuto giocarmi le mie carte”

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Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe) sta costruendo un rapporto speciale con la Tirreno-Adriatico. L’anno scorso lo scalatore friulano sfiorò il podio a Loreto, battuto solo da un certo Mathieu van der Poel. In quest’edizione della Corsa dei due Mari, invece, Matteo, è giunto nono nell’odierna tappa regina che prevedeva l’arrivo in vetta a Prati di Tivo.

Il corridore della Bora-Hansgrohe è giunto a 42″ dal vincitore Tadej Pogacar e, ora, si trova al nono posto in classifica generale con 1’12” di distacco dallo sloveno. Domani il plotone affronterà un’altra frazione dura e Fabbro dovrà non solo guardarsi le spalle da chi lo insegue nella graduatoria, vale a dire un quartetto composto da Thomas, Bernal, Bardet e Nibali, ma dovrà anche provare a guadagnare ulteriormente sui rivali in vista della cronometro finale.

Queste le dichiarazioni rilasciate da Fabbro, a fine tappa, sulla sua prestazione odierna: “E’ stata una tappa davvero dura. Il team Ineos ha fatto un ritmo molto forte sin da quando abbiamo imboccato la salita finale. Ero con Patrick Konrard poiché dovevo lavorare per lui, ma non ha avuto una gran giornata e mi ha dato il via libera per giocarmi le mie carte.

Foto: Lapresse

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