Ciclismo
Tirreno-Adriatico 2021: Tadej Pogacar vola in salita, tappa e maglia per lo sloveno. Ottimo settimo Matteo Fabbro
Doveva essere la tappa regina, l’arrivo in salita più duro e lo spettacolo non è assolutamente mancato alla Tirreno-Adriatico 2021. Ad infiammare la quarta frazione, da Terni a Prati di Tivo è un meraviglioso Tadej Pogacar che scatta in solitaria e giunge in vetta a braccia alzate, agguantando il successo parziale e la Maglia Azzurra di leader della classifica generale.
Cinque corridori hanno preso il largo nella prima fase di gara: gli italiani Mattia Bais (Androni Sidermec) e Marco Canola (Gazprom RusVelo), i danesi Vinjebo (Qhubeka Assos) e Wurtz Schmidt (Israel StartUp Nation) ed il transalpino Benjamin Thomas (Groupama FDJ). Il gruppo ha preferito non reagire, lasciando dunque un gap enorme agli attaccanti: vantaggio che è andato a superare anche i 9′.
A circa 50 chilometri dal traguardo è andata a variare la situazione: davanti sono rimasti solamente Bais, Schmidt e Thomas, mentre dietro ha aumentato l’andatura soprattutto la UAE Emirates, guadagnando secondi su secondi. Importante l’approccio all’ascesa conclusiva: tra gli attaccanti Wurtz Schmidt è andato via in solitaria, mentre dal plotone è arrivato il cambio di ritmo della INEOS Grenadiers.
Il primo attacco tra i big l’ha portato Giulio Ciccone (Trek-Segafredo): ripreso l’abruzzese si è accesa definitivamente la corsa. A provarci Egan Bernal (INEOS Grenadiers) in coppia con Tadej Pogacar (UAE Emirates). Gli ultimi due vincitori del Tour de France sono stati raggiunti dai rivali, poi al contrattacco Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). A 5 km dal traguardo altra devastante azione di Pogacar che ha agguantato e staccato il britannico, restando così da solo in vetta alla corsa.
L’unico a resistere allo sloveno è stato Simon Yates: gran rimonta per il britannico del Team BikeExchange, secondo a 6” dal fenomeno della UAE Emirates. Eccezionale il lavoro di Wout van Aert (Jumbo Visma) in prima persona per restare in orbita in classifica generale: il belga è salito del suo passo e ha perso solamente 45”. A regolare il gruppo dei migliori il campione colombiano Sergio Higuita (EF Nippo) terzo e staccato di 30”. Da segnalare l’eccellente settima piazza di Matteo Fabbro (Bora-hansgrohe), migliore degli italiani.
Foto: Lapresse