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Tre violentissimi terremoti in Nuova Zelanda: 13 ore di paura, scongiurato il rischio tsunami. Parte la America’s Cup
Tre violentissimi terremoti hanno colpito la Nuova Zelanda nella giornata odierna (locale, ieri alle nostre latitudini visto che siamo indietro di dodici ore). Il primo, di magnitudo 7.1, è avvenuto alle ore 2.27 di notte (locali) a 105 km a est di Te Araroa. Il secondo, di magnitudo 7.4, ha avuto luogo alle ore 06.41 alle Isole Kermadec, situate 800 km a nord della Nuova Zelanda. Il terzo, alle ore 08.50, ha avuto addirittura una magnituto di 8.1 nella medesima località oceanica.
Nel complesso si è trattato di 13 ore di intensa attività sismica, che ha tenuto l’intero Paese in allarme e con la paura del rischio tsunami, fortunatamente non avvenuto in maniera violenta (si parla di onde di massimo un metro che hanno raggiunto la costa). Al momento, quando ormai è iniziata una sera di fine estate (è come se fosse il nostro 5 settembre), il pericolo tsunami è scongiurato e la Protezione Civile ha dato il via libera per il ritorno nelle abitazioni (alcune zone erano state evacuate).
Il Paese tira un sospiro di sollievo e intanto festeggia anche l’abbassamento del livello di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria: allerta 2 nella regione di Auckland, allerta 1 nel resto della Nazione. La vita può tornare alla normalità, con tutte le attività aperte e la mascherine obbligatorie soltanto in alcune circostanze. Inizierà anche la America’s Cup: Luna Rossa e Team New Zealand si daranno battaglia nella baia di Aucland a partire da mercoledì 10 marzo.
Foto: Luna Rossa Press