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Trofeo Laigueglia 2021, le pagelle: Mollema semplicemente esemplare! Ottimo Bernal, ma manca ancora qualcosa

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Un solo attacco a 16 chilometri dalla conclusione ed ecco il capolavoro di Bauke Mollema, padrone assoluto dalla 58ma edizione del Trofeo Laigueglia, conquistato con un assolo da grande finisseur. Ottima tutta la sua Trek-Segafredo comprendente, tra l’altro, il vincitore uscente Giulio Ciccone e Vincenzo Nibali. In grande ripresa Egan Bernal che ha chiuso al secondo posto dopo una giornata all’attacco. Qui di seguito potrete trovare i voti che abbiamo voluto dare a tutti i protagonisti del giorno nella piccola classica ligure. 

PAGELLE TROFEO LAIGUEGLIA 2021

Bauke Mollema, 10: prova a dir poco impeccabile per l’olandese che si è reso protagonista di un’impresa che ha tanto ricordato il Giro di Lombardia del 2019. Calcolo perfetto nel momento perfetto dove riuscito a sorprendere il gruppo dei migliori anche col merito della sua Trek-Segafredo. Condizione a dir poco meravigliosa per Bauke giunto al suo secondo successo stagionale. Alla vigilia della Strade Bianche e del GP Industria & Artigianato è sicuramente l’uomo più temuto da tutti.

Giulio Ciccone, 7,5: il vincitore uscente ha dato tutto quello che poteva. Si sarebbe potuto giocare tranquillamente la doppietta e forse ha dato fin troppo prima della selezione definitiva, ma alla fine è riuscito a tenersi ben stretto le ruote dei migliori e a finalizzare alla perfezione il lavoro antecedente della Trek, fungendo da stopper per Mollema. Il suo quinto posto finale è un premio abbastanza soddisfacente dopo tutto il grande lavoro messo in campo.

Vincenzo Nibali (7) e la Trek-Segafredo, 9: come detto in precedenza, la formazione statunitense è stata veramente impeccabile comandando la corsa sin dall’inizio e scremando pesantemente il gruppo soprattutto su Colla Micheri. Poi il capolavoro di Mollema, e la resistenza di Ciccone sono venute di conseguenza per mettere la ciliegina sulla torta di una giornata da incorniciare, come del resto tutta questa prima pare di stagione. Bene anche Nibali, presente quando la corsa si è fatta veramente dura e dove non si è lasciato ingannare dagli avversari.

Egan Bernal, 7: ottima la volata finale su Via Roma a Laigueglia dove ha lasciato sulla strada una sfrecciata da paura, ottima anche la condizione attuale del colombiano, reduce da un 2020 da dimenticare. Però va detto che gli manca ancora qualcosa, ancor più cattiveria di quella messa in campo quest’oggi. Ci ha provato diverse volte, ma ha sbagliato i tempi badando troppo agli avversari.

Mauri Vansevenant e Clement Champoussin, 8: le due giovani rivelazioni del giorno. Classe 1999 il primo, 1998 il secondo. Stagisti lo scorso anno, piccoli fenomeni in queste prime battute stagionali. Il loro valore si era già visto nelle gare del 2020, oggi invece, hanno alzato l’asticella battendosi alla pari dei big del ciclismo internazionale senza farsi scalfire neanche per un secondo. Rispettivamente terzo e quarto, hanno tutte le carte in regola per rendersi nuovamente protagonisti delle prossime corse di un giorno.

Mikel Landa, 6,5: il basco è in netta crescita, ha tirato fuori l’acume del Tour de France 2020, debuttando in questa nuova stagione con una grande carica. Gli è mancata un po’ cattiveria agonistica forse risparmiandosi un po’ rispetto a quello che è solito dare nei momenti migliori. Andrà comunque tenuto d’occhio specialmente alla Tirreno-Adriatico dove affinerà la preparazione in vista del Giro.

Thibaut Pinot, 5:  era uno dei big più attesi del giorno, apparso in buona condizione nella prima e seconda scalata verso Colla Micheri per poi perdere le ruote degli avversari più temuti. Una prova un po’ sottotono. Deve sicuramente trovare la cattiveria giusta in vista di questa nuova annata in cui è chiamato al riscatto.

Foto: LaPresse

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