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Volley, Champions League 2021, semifinali: cinque italiane a caccia della Super Final!

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La prima certezza è che a Verona nella doppia Super Final di Champions League ci sarà almeno una squadra italiana sia tra gli uomini, sia tra le donne e l’altra certezza è che non ci sarà solo l’Italia, come accadde due anni fa a Berlino quando ad affrontare Civitanova nella finale maschile fu lo Zenit Kazan che potrebbe esserci quest’anno se riuscirà a fare fuori i polacchi dello Zaksa, giustizieri proprio di Civitanova nei quarti.

Arriva la settimana più lunga per le otto squadre qualificate per le semifinali di Champions, quella, appunto, delle doppie semifinali. Cinque di loro sono italiane e due sono i derby tricolori in programma che porteranno l’Italia, la SuperLega e la Serie A1 a Verona, confermando il livello altissimo dei nostri campionati.

In campo maschile sono di fronte Perugia e Trento, rispettivamente la prima e la terza forza del campionato. I trentini hanno già sistemato la questione quarti di finale dei play-off eliminando Piacenza in due partite, mentre Perugia ha raddrizzato in trasferta la serie con Milano e in mezzo alla doppia sfida con Trento dovrà affrontare un’altra gara dentro o fuori con i meneghini, la bella in casa dei quarti di finale play-off.
Una semifinale, in stagione, Trento e Perugia l’hanno già disputata, in partita secca, in Coppa Italia un mese fa a Bologna e netto è stato il successo dei trentini: 3-0. In regular season, invece, le due squadre si sono spartite un successo a testa, sempre in trasferta, sempre con lo stesso punteggio: 3-1.

Formazioni che si conoscono benissimo e che fanno leva entrambe su un terminale offensivo dominante ma in due ruoli diversi: per Trento l’opposto Abdel-Aziz e per Perugia lo schiacciatore Leon. Se uno dei due non risponderà presente all’appello come capitó all’olandese nella semifinale di Coppa Italia, saranno guai per la sua formazione ma, di contro, non basterà la super prestazione di uno dei due per vincere la sfida.

In campo femminile sono ben tre le squadre italiane in semifinale. Il derby è la sfida che è appena andata in scena a Rimini per la finale di Coppa Italia tra Conegliano e Novara, che fu anche l’ultima finale di Champions a Berlino con trionfo delle piemontesi, ultimo regalo a Novara di Paola Egonu.

Sarà una sfida al peperoncino visto che stanno tenendo banco in queste ore più dei 37 punti di Paola Egonu le dichiarazioni post gara delle novaresi Stefania Sansonna e Caterina Bosetti che hanno lanciato un guanto di sfida a Conegliano parlando di “gioco scontato” (Bosetti) e di “squadra Egonu dipendente” (Sansonna): dichiarazioni che hanno mandato in fibrillazione il popolo del volley e in particolare i tifosi di Conegliano e forse non del tutto da ascrivere alla rabbia del dopopartita ma volte probabilmente a creare un po’ di nervosismo in casa della squadra che è arrivata a 55 vittorie a fila e che sembra non fermarsi davanti a nessun ostacolo.

In campo la partita di domenica ha detto che la Egonu di oggi fa la differenza ma da sola la doppia sfida l’opposto della Nazionale non può vincerla e dunque servirà ancora una Sylla pimpante come quella vista a Rimini, una Wolosz impeccabile e due centrali pronte a tutto come De Kruijf e Folie, magari con qualche inserimento di Fahr che è tornata a disposizione.

Dall’altra parte al momento manca qualcosa soprattutto in attacco dove Smarzek e Herbots (che la finale non l’ha praticamente giocata lasciando il posto ad una scatenata Daalderop) hanno dimostrato di avere meno carte da giocare rispetto alle rivali ma la Igor Gorgonzola oggi è meno distante da Conegliano di quanto non lo fosse anche solo un mese fa.

E poi c’è Busto Arsizio che, zitta zitta, dopo un avvio disastroso di regular season, il focolaio di Covid, il cambio di allenatore, è tornata ai livelli dello scorso anno e va a giocarsi la semifinale di Champions con le turche del Vakifbank di Ettore Guidetti e, pur partendo non con i favori del pronostico, può sicuramente dire la sua.

La formazione turca, che nei quarti di finale ha eliminato il Chemik Police ed è reduce dal trionfo in Coppa di Turchia, battendo l’Eczacibasi, vittima delle lombarde nei quarti, dovrebbe schierare l’alzatrice serba Ognjenovic (ex Modena, Jesi e Piacenza) in diagonale con la svedese Haak (ex Scandicci), al centro la serba Razic e Gunes, in banda l’ex di turno, la statunitense Michelle Bartsch e la brasiliana Braga Guimaraes, il libero è Aykac.

Le lombarde stanno bene, lo hanno dimostrato giocando un quarto di finale di Coppa Italia all’arrembaggio contro Conegliano: serviranno due partite perfette, o forse ne può bastare solo una: il Vakifbank è la formazione più “italiana” di quelle turche e sicuramente arriveranno pochi regali dall’altra parte della rete. Le attaccanti di palla alta Mingardi, Gennari e Gray possono rivelarsi decisive nella sfida con la forte squadra turca.

Foto LM-LPS/Lisa Guglielmi

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