Vela
America’s Cup, la sfida del Cancano Yacht Club era un pesce d’aprile: “Speriamo nessuno si sia sentito preso in giro”
Si è rivelato essere un pesce d’aprile il comunicato stampa rilasciato ieri dal Cancano Yacht Club, nel quale il sodalizio valtellinese annunciava la sua sfida ai detentori della America’s Cup. Il nome dell’imbarcazione avrebbe dovuto essere Gypaetus Barbatus, l’avvoltoio degli agnelli presente proprio nella zona dei Laghi di Cancano.
Oggi, infatti, è arrivata la spiegazione.
COMUNICATO STAMPA CANCANO YACHT CLUB
“Buongiorno a tutti! Come molti di voi avranno capito, il Cancano Yacht Club è specializzato più in pesca che in vela! A tutti un grazie, soprattutto a chi, avuto l’assist, ha colto l’occasione per fare gol! Il nostro obiettivo era strappare un sorriso in un momento che da troppo tempo è pieno di tristezza.
“Siamo italiani ca**o!” diceva Checco Bruni e vogliamo continuare a essere così e a sognare che un giorno Davide possa sfidare Golia. Voi ci avete aiutato ed è stato bellissimo. Sono arrivati curriculum, richieste di partecipare alla missione anche solo per pulire i pavimenti… Insomma ci mancavano solo i soldi!
I laghi di Cancano sono un luogo meraviglioso, non si può regatare, i laghi non potranno mai essere navigabili, ma si può percorrere il perimetro a piedi e in bici, soprattutto a luglio ed agosto quando sono chiusi al traffico. Speriamo che nessuno si sia sentito preso in giro, l’abbiamo fatto in buona fede e nello spirito del primo d’aprile.
Buon vento a tutti! Cancano Yacht Club“.
Foto: Comunicato Stampa Cancano Yacht Club