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America’s Cup, New Zealand: “Vogliamo più squadre. Nuove regole per le barche”. Gli scenari futuri

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Ci sono due grandi incognite sulla prossima edizione della America’s Cup: dove e quando si disputerà la competizione sportiva più antica al mondo. Ne stanno discutendo Team New Zealand (Defender, dopo aver sconfitto Luna Rossa ad Auckland il mese scorso) e Ineos Uk. I due sodalizi hanno già definito alcune regole, come ad esempio l’utilizzo degli AC75 per i prossimi due cicli (sono le stesse barche impiegate quest’inverno) e dei paletti stringenti sulla nazionalità.

Ray Davies, allenatore dei Kiwi e uomo chiave per il successo di Peter Burling e compagni, sarà ancora cruciale nella prossima campagna dei detentori della Vecchia Brocca e ha rilasciato alcuni commenti interessanti in una lunga intervista concessa al podcast Yacht Racing Life. Il desiderio del coach è sembrato molto chiaro: “Una Coppa America con qualche team in più e nuove regole per gli AC75. Vogliamo vedere più squadre. È difficile sapere quale sia il numero giusto, almeno un paio in più sarebbe fantastico“.

All’ultima America’s Cup hanno partecipato quattro sodalizi: Team New Zealand, Ineos Uk, Luna Rossa, American Magic. Ray Davies si è soffermato anche sul regolamento, perché ci saranno dei dettagli da sistemare sugli AC75: “L’intero processo di ciò che faremo con la classe delle barche richiederà un po’ di tempo, non perché vogliamo prendere tempo, ma perché c’é bisogno di un’adeguata revisione”. Il tecnico ha infatti dichiarato che le nuove regole potrebbero riguardare la randa, la dimensione del ring, ma anche il numero di grinder e di timoni.

Ray Davies ha però glissato su date e location, i temi più scottanti del momento: “È tutto ancora aperto. Ci sono tutta una serie di opzioni, ma dobbiamo cercare di capire qual è la migliore e cosa è effettivamente fattibile anche in questo clima“.

Foto: Lapresse

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