Ciclismo
Amstel Gold Race 2021, Marc Hirschi: “Non sono al massimo della condizione. Il percorso nuovo sarà una variabile per tutti”
Marc Hirschi si preannuncia come uno dei protagonisti dell’Amstel Gold Race 2021 in programma oggi. Il ciclista elvetico, però, dovrà fare i conti contro avversari del calibro di Wout van Aert, assoluto favorito di giornata, e Jualian Alaphilippe. Saranno loro i rivali più accreditati, senza dimenticare i nomi di Primoz Roglic, Tom Pidcock e perchè no del nostro Matteo Trentin.
Il ciclista della UAE Team Emirates, in un’intervista rilasciata Wielerflits e ripresa da cyclingpro, ha raccontato delle tante problematiche fisiche che ha dovuto affrontare nel periodo di avvicinamento alla classica neerlandese: “Quell’infortunio all’anca non è dovuto solo al cambio di attrezzatura dopo il mio trasferimento. Ho ho una piccola differenza nella dimensione delle gambe, quindi viene anche da lì. Ci sto lavorando ma sto migliorando molto nelle ultime settimane. Stare in piedi non è un problema, ma in sella non è facile. I muscoli intorno all’anca sono ancora un po’ troppo deboli. Inoltre, poco prima dell’allenamento in quota in vista dell’UAE Tour, ho avuto un problema con i denti che mi ha costretto a stare fuori per un’altra settimana“.
Rimanendo, invece, più strettamente sull’Amstel Gold Race, Hirschi è sicuro che il cambio di percorso deciso dagli organizzatori per tenere sotto controllo la gara per quanto riguarda il Covid, il ciclisti si cimenteranno su un circuito da ripetere 12 volte, non condizionerà il suo risultato: “È difficile da interpretare. È nuovo per tutti. Ma posso confrontarlo con le gare canadesi del WorldTour in Québec e Montréal. Quindi mi aspetto che si possa rimanere insieme fino a tre giri dalla fine. E quando tutti saranno un po’ stanchi, il gruppo esploderà. Quindi sarà importante risparmiare quanta più energia possibile nella prima metà di gara“.
In chiusura una chiosa sulla convivenza in gara con l’altro leader della squadra il nostro Matteo Trentin: “Non abbiamo ancora parlato di tattica, ma ovviamente lavoreremo bene insieme. Nel finale è sempre bene avere più possibilità. Allora possiamo giocare. Uno può attaccare, l’altro può proteggere e viceversa“.
Foto: Lapresse