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Atletica, World Relays: attesa per la 4×100 con Tortu, Jacobs e Desalu. Ma è rebus quarto frazionista

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Una 4×100 forte come poche volte nella storia quella che si presenta ai Mondiali di staffetta in Polonia con il compito di completare l’opera e qualificarsi per Tokyo 2021. Ci sono due star assolute della specialità come Filippo Tortu, finalista nei 100 metri agli ultimi Mondiali di Doha e Marcell Jacobs, campione europeo dei 60 piani ai recenti Europei indoor di Torun.

Bisogna tornare molto indietro nel tempo per ritrovare una situazione simile e, come ad esempio accadde per la storica staffetta di Helsinki 1983, argento mondiale, è tutto il movimento della velocità italiana che è cresciuto attorno ai due uomini faro che stanno raccogliendo risultati importanti a livello individuale.

Difficile cercare di capire quali potranno essere le scelte dei tecnici azzurri in vista della staffetta di Chorzow ma anche di una più che probabile presenza a Tokyo perché ci sono davvero tante soluzioni. Tra i convocati ci sono i due velocisti che, con Tortu e Jacobs, migliorarono in semifinale a Doha il record italiano senza però riuscire a centrare la finale iridata, Davide Manenti, specialista della seconda curva e Federico Cattaneo, che a Doha fu piazzato in partenza ma nelle ultime stagioni sono diversi gli atleti che si sono fatti apprezzare nella velocità.

A partire dallo specialista dei 200 Fausto Desalu che lo scorso anno è riuscito a vincere la gara di Bruxelles della Diamond League e ha acquisito una dimensione internazionale interessante, conquistandosi di diritto un posto da titolare in curva. Per lui un 10”26 di personale nei 100 e 20”13 sui 200. A giocarsi, dunque, il quarto posto, con ogni probabilità in partenza, ci saranno dunque, oltre ai due protagonisti di Doha, un altro specialista dei 200, l’italo britannico Antonio Infantino e Roberto Rigali.

Federico Cattaneo ha come personale un 10”28, fatto segnare a più riprese nel 2017 e nel 2018, mentre lo scorso anno non ha gareggiato ad alto livello, Davide Manenti, 32 anni, vanta un 10”48 di personale fatto segnare nel 2019 ma se la cava molto bene anche sui 200. Batterista, sciatore, appassionato di motori e fisioterapista ma soprattutto velocista in ascesa, il 26enne Roberto Rigali che nel 2018 è arrivato a correre in 10”31 i 100 e nel 2019 ha corso in 6”72 i 60 piani. Appassionato di musica anche Antonio Infantino che è nato in Inghilterra da due genitori italiani e che è specialista più dei 200 (di cui è campione italiano in carica) dove ha un personale di 20”41, che nei 100 dove comunque ha fatto segnare un ottimo 10”26 nel 2019.

Quattro atleti per un posto da titolare, dunque, con tante incertezze: conterà sicuramente la condizione atletica degli atleti e magari quel qualcosa in più che potranno dare nel cambio negli ultimi allenamenti. Non si può sbagliare: Tokyo aspetta la 4×100 azzurra.

Foto Shutterstock

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