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ATP Barcellona 2021: Lorenzo Musetti e Feliciano Lopez pronti a dar vita a uno spettacolo in campo

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Quando Feliciano Lopez ha deciso di passare professionista, nel 1997, Lorenzo Musetti era ancora ben lontano anche solo dall’essere concepito. E non era ancora nato quando l’uomo che oggi vive a Madrid, ma che ha origini in quel di Toledo, disputava il suo primo torneo del Grande Slam, il Roland Garros nel 2001. La sua infinita sequenza di Slam consecutivi dura dallo stesso evento, l’anno successivo. Sono ad oggi 75, il più alto numero tra i giocatori in attività.

Ma il grande rispetto che il circuito ha sempre tributato all’iberico non è legato soltanto alla longevità. C’è infatti di mezzo anche un gioco mai banale, spesso votato all’attacco. Ed è per questo che l’incrocio con Musetti promette spettacolo: le tante soluzioni del ragazzo di Carrara si scontrano con le finezze che Feliciano è in grado di offrire, anche dall’alto di quell’esperienza in doppio che, nel 2016, l’ha portato a vincere il suo primo e unico Slam in carriera, proprio quello parigino in coppia con Marc Lopez.

Proprio a Barcellona, nel 1998, l’ex numero 12 del mondo ha fatto il suo esordio nel tennis professionistico. Con il ceco Jiri Novak, allora avversario molto pericoloso un po’ ovunque e futuro numero 5 ATP, vinse due game, ma la strada era già tracciata. Quattro generazioni di italiani sono quelle da lui affrontate, da Andrea Gaudenzi a Filippo Volandri, da Andreas Seppi a Matteo Berrettini fino a Lorenzo Sonego, sono passati tutti, prima o poi, sotto la sua lente d’ingrandimento.

https://www.oasport.it/2021/04/live-musetti-feliciano-lopez-atp-barcellona-in-diretta-che-esame-contro-il-veterano-spagnolo/

Musetti arriva da una settimana durata un giorno a Montecarlo, dov’è stato eliminato dalle difficoltà poste dal russo Aslan Karatsev, che gli ha di fatto impedito di far gioco nella maniera in cui avrebbe sperato. Un tennis, quello di Karatsev, in grado al momento di rivelarsi autentica nemesi per quello del giovane azzurro, alla sua prima esperienza nel torneo catalano.

Va notato come l’attenzione su questo incontro sia decisamente alta, come dimostra il fatto che sia stato collocato come secondo match sul campo centrale, ormai intitolato da tempo a Rafael Nadal. In questa fattispecie, però, l’obiettivo del vincitore è un altro: la sfida al secondo uomo allenato dallo zio del mancino di Manacor, e cioè il canadese Felix Auger-Aliassime. Un po’ come a dire che il cognome Nadal è nell’aria ovunque.

Foto: LaPresse

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