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ATP Belgrado 2021: Matteo Berrettini, è caccia alla prima finale dell’anno contro il sorprendente Taro Daniel
Prima semifinale del 2021, ma anche prima da un anno e mezzo a questa parte tra le varie vicende sia mondiali che personali, per Matteo Berrettini. Il numero 10 del mondo sfiderà il giapponese Taro Daniel, la sorpresa maggiore all’interno di tutto ciò che è accaduto nella settimana maschile in corso.
Il numero 126 del mondo, infatti, nemmeno avrebbe dovuto giocare nel tabellone principale, essendo stato sconfitto da Gianluca Mager nelle qualificazioni, ma è stato ripescato come lucky loser e ha iniziato un percorso che lo ha trascinato verso una situazione che lo riavvicina ai primi 100 del mondo (era numero 126 a inizio torneo, sarà appena fuori dai 110 se dovesse fermarsi qui). Sulla strada ha eliminato un buon terraiolo come il portoghese Joao Sousa, il sempre ostico australiano John Millman e il più che valido argentino Federico Delbonis.
Per Berrettini, invece, convincenti le vittorie in due set contro Marco Cecchinato (6-4 6-3) e Filip Krajinovic (6-4 6-4). Il romano si è disimpegnato bene in questi due confronti, mostrando una condizione che pian piano sta ritornando. Aveva preoccupato Montecarlo, con Alejandro Davidovich Fokina che aveva battuto il numero 1 d’Italia nella sua versione un po’ più arrugginita, a corrente alternata. Un buon ruolo possono averlo avuto gli allenamenti svolti proprio nel Principato con Jannik Sinner, anche lui, dall’altra parte dell’Europa, in semifinale.
C’è un precedente tra i due, e si è giocato a Istanbul tre anni fa. Berrettini, nella conferenza stampa di ieri, ha dimostrato di ricordarsi bene quella partita, persa per 7-5 6-3. Si trattava però di ben altro momento delle due carriere, con il nipponico che, da numero 114 del mondo, vinse quel primo turno per poi involarsi verso il suo unico torneo ATP della carriera, che l’avrebbe spedito all’82° posto. Il romano era numero 102, un mese prima era entrato per la prima volta in top 100, e in quell’estate avrebbe a sua volta vinto il proprio primo 250, a Gstaad, come prosecuzione di una scalata repentina. Nel 2017 aveva guadagnato 300 posizioni da inizio a fine stagione, nel 2018 avrebbe chiuso a ridosso dei 50 e nel 2019, semplicemente, sarebbe esploso.
Foto: LaPresse