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ATP Belgrado 2021, Matteo Berrettini: “Mi sento top 10, mai dubitato del mio livello. Avevo e ho tanta fiducia nel mio tennis”
Dopo aver vinto il quarto torneo ATP in carriera, il primo da poco meno di due anni a questa parte, Matteo Berrettini può essere soddisfatto del proprio passaggio a Belgrado. Vincitore al tie-break del terzo set contro il russo Aslan Karatsev, diventa tra i pochi eletti ad aver battuto quest’ultimo nel 2021.
Il numero 1 d’Italia, dopo vittoria e premiazione, si è presentato in sala stampa, dov’è stato oggetto di tanta attenzione. Queste alcune delle sue parole alla stampa estera: “Mi ero allenato con Karatsev una volta. gioca un gran tennis e lo sapevo, e avevo visto un po’ del match di ieri. Ha meritato di essere in finale, ma anch’io ho meritato questo. Alla fine il ranking non conta, conta chi è più pronto“. E poi: “Sono contento perché ho vinto un titolo, ma come ho detto ieri venivo da una situazione difficile. Mentalmente ho fatto fatica a rientrare. Ci sono stati momenti difficili, la sconfitta a Montecarlo è stata molto dolorosa. Ho lavorato molto per fare meglio possibile e questo è il risultato. Non sono sorpreso che questo titolo sia giunto sulla terra, perché ci sono cresciuto. Penso sia nelle mie vene, nel mio sangue“.
Poi, a Ubaldo Scanagatta, in italiano: “Il match di ieri di Karatsev è stato pazzesco, ma alcuni si prestano a questo perché i giocatori si incastrano bene, e lui e Djokovic possono dare vita a match così. Ogni giorno è una cosa diversa, io avevo e ho tanta fiducia nel mio tennis e sensazioni molto buone, e quando le mie armi funzionano tutti i giocatori devono stare attenti. Oggi credo di averlo dimostrato. Ho vinto 7-6 al terzo, ma a mio modo di vedere ho avuto molte più chances di lui. Non dico di aver dominato, però ho ne ho avute di più e questo è un segnale positivo per il prosieguo della stagione. Lo rispettavo, sapevo che può giocare bene, ma io ero convinto di vincere“. E poi: “Parlavo prima con Vincenzo (Santopadre, N.d.R.) e credo di esser stato molto bravo nei game successivi a quelli in cui ho avuto chance a riprendere come se nulla fosse. Continuare a macinare non è così scontato, soprattutto con uno come lui. Credo di aver giocato bene anche difensivamente“.
E ancora a Gaia Piccardi (Corriere della Sera): “Dopo Montecarlo sono stato triste per un paio di giorni. Vincenzo è stato tosto, non mi ha permesso di togliermi dalla difficoltà. Ho passato molte ore in campo e dal giorno successivo ho detto ‘Voglio giocare punti come se fossero in partita’. Mi era mancata l’attenzione. A Montecarlo le sensazioni non erano negative, ma il tennis è uno sport mentale. Se la tua determinazione in alcuni momenti vacilla, ne va anche del tennis. Ho lavorato con il mio mental coach per trovare la mia difficoltà“. Sugli altri italiani emergenti: “Io mi sento top ten, non ho mai dubitato del mio livello. Tutto quello che ho fatto l’ho conquistato col sudore, dando il 100% in campo. Nessuno mi ha regalato nulla. Quello che fanno gli altri è impressionante per l’età che hanno, per quanto “poco” hanno giocato e per quanto stanno già apprendendo. Ogni volta faccio loro i complimenti. Fra l’altro mi sono allenato molto bene tre giorni con Jannik Sinner a Montecarlo, entrambi gli allenatori erano soddisfatti. Non è una cosa che mi da fastidio, ma mi stimola allenarmi con un ragazzo più giovane che sta salendo. E’ una cosa che mi fa bene, l’ho sempre detto e spero che ci alleneremo sempre di più insieme. Non è una rivincita, ma è un modo per dire a me stesso che sono forte dentro perché ci sono stati momenti difficili. Strapparsi l’addome non è facilissimo per poter andare a servire un’altra volta“.
Prima di Berrettini ha parlato anche Aslan Karatsev. Tra le considerazioni da lui effettuate: “Oggi lui ha giocato benissimo. E’ stato solido, ha giocato negli angoli, sulle righe. Qui ho giocato a un buon livello tutti i match, è un processo che devo fare ogni giorno, star bene mentalmente e fisicamente. Nel tie-break lui ha giocato benissimo, io semplicemente non ero lì. Tutti i crediti vanno a lui. Ho fatto del mio meglio oggi, rispetto Matteo, congratulazioni. Ieri ho messo tutto in quel match con Djokovic, oggi ho cercato di essere continuo. Ho avuto problemi nel primo set. Oggi ripeto, ha giocato grandi colpi, grandi servizi“.
Foto: LaPresse