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Basket femminile: Eurolega, è cinquina Ekaterinburg. Meesseman decisiva, Avenida sconfitta. Fenerbahce terzo
L’UMMC Ekaterinburg è per la quinta volta di fila, e sesta in assoluto, Campione d’Europa. Il club allenato da Miguel Mendez batte in finale di Eurolega, a Istanbul, le spagnole del Perfumerias Avenida di Salamanca, tornate in finale dopo 10 anni, con il punteggio di 68-78 grazie a una performance di squadra più che valida soprattutto nel finale. Emma Meesseman è la migliore del pomeriggio di Istanbul con 19 punti e i canestri decisivi, ma anche Brittney Griner con 14 e Breanna Stewart con 12 fanno la loro figura; da ricordare anche la doppia doppia da 12 e 12 rimbalzi di Courtney Vandersloot. Dall’altra parte non basta Tiffany Hayes, ancora eccezionale, da 29 punti.
Terzo posto per il Fenerbahce, che nella finale relativa batte per 58-64 le ungheresi di Sopron grazie a 15 punti di Kayla McBride; 3 in poco meno di 10 minuti per Cecilia Zandalasini, più protagonista nella semifinale.
Partenza sprint della squadra di Salamanca, che vola sull’8-2 con la coppia Hayes-Hof e una gran difesa che soltanto Griner, in quota Ekaterinburg, riesce a perforare. Dopo tre minuti Mendez deve già chiamare time out, che sortisce un buon effetto e fa sì che l’UMMC torni a -1 con la tripla di Meesseman, alla quale però rispondono con la stessa moneta Karlie Samuelson e Cazorla per il 14-7. Poco dopo proprio Cazorla scivola davanti a Meesseman che porta il blocco, ma non si ferma Avenida, che vola sulle ali di Hayes fino al 19-7 in sei minuti e mezzo. Quando esce lei è un’altra storia, date le maggiori soluzioni in mano all’UMMC che nel frattempo riesce a ricucire lo strappo fino al 21-16 di fine primo quarto.
Nel secondo periodo, dopo più di tre minuti e mezzo fatti di tanta difesa e attacchi incapaci di segnare, improvvisamente si accende la miccia, con Quigley che riaggancia nel suo stile le spagnole e Griner che le sorpassa sul 25-27. La partita vive del cambiamento decisivo, con le russe che non fanno più segnare Avenida e nel frattempo piazzano un parziale di 0-10 con il quale chiudono la prima metà di gara sul 30-39.
Si riparte con due liberi di Meesseman a segno, poi Vandersloot firma il 30-43. Sul fronte iberico ci provano le due Samuelson a tenere vive le speranze, ma il trio Meesseman-Griner-Stewart fa letteralmente paura sia da una parte (tra stoppate e intensità) che dall’altra (con canestri a volte resi facili dalla pura capacità di giocare insieme di queste fuoriclasse). L’UMMC raggiunge due volte il +14 (38-52 e 41-55), ma Avenida non molla, e con Milic, Katie Lou Samuelson, l’ex Schio Rodriguez e Alarie si riporta sotto (50-55). Quigley sblocca le russe, ma a 10′ dal termine è 53-59.
Hayes e Katie Lou Samuelson (che però chiude con 3/17 al tiro) portano le spagnole fino al -2 (57-59), facendo legittimamente sognare la fine del recupero, ma a quel punto entra in scena Meesseman sia in difesa, dove si concede qualche palla rubata, che in attacco. E dopo che Hayes continua a tenere attaccate le iberiche, almeno fino a 5′ dalla fine, comincia lo show della stella belga, che in coppia con Vandersloot crea pallacanestro da insegnare nelle scuole e chiude ogni discorso relativo alla finale. Un altro alloro va a Ekaterinburg, un altro pezzo di storia si aggiunge a quelli già messi insieme da un club che pare impossibile da battere.
PERFUMERIAS AVENIDA-UMMC EKATERINBURG 68-78 (21-16, 30-39, 53-59)
AVENIDA – Rodriguez 5, Cazorla 3, Dominguez*, Gajic ne, Hayes* 29, Aragones ne, Dieng ne, Hof* 8, Milic 8, Alarie 2, K.L. Samuelson* 6, K. Samuelson* 7. All. Iniguez
EKATERINBURG – Zavialova ne, Beliakova ne, Torrens 3, Beglova, Quigley* 9, Vandersloot* 12, Stewart* 12, Papova ne, Meesseman* 19, Jones 9, Griner* 14, Vadeeva ne. All. Mendez
Foto: fiba.basketball