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Basket: Olimpia Milano, è fatal overtime ad Atene. Il Panathinaikos rimonta da -20 nella penultima di stagione regolare di Eurolega

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Il Panathinaikos, in maniera del tutto inattesa nelle modalità, diventa la terza squadra di Eurolega a raccogliere il bottino pieno contro l’Olimpia Milano. I verdi di Grecia battono la squadra di Ettore Messina per 86-83 all’overtime dopo aver avuto uno svantaggio anche di venti punti. A tal proposito, 17 sono quelli di Mario Hezonja, l’uomo del destino, e 16 quelli di Ben Bentil; dall’altra parte 15 di Vladimir Micov e 13 di Kevin Punter. Il destino definitivo milanese nei playoff, anche a seguito dei contemporanei risultati, si definirà la settimana prossima in casa contro l’Anadolu Efes.

Primo quarto che comincia con il graffio della coppia LeDay-Punter per l’Olimpia, che scappa via in meno di cinque minuti sul 4-14 in uno degli scenari più irreali del basket europeo, OAKA totalmente vuoto. C’è anche Micov a dare man forte per quello che diventa un +11 (9-20), con Milano che ringhia in difesa e in attacco si fa valere da par suo. Il Panathinaikos è solo Hezonja, gli ospiti ci aggiungono Shields, il primo quarto finisce sul 15-26.

Si accende Tarczewski al rientro in campo, portando i suoi prima sul +16 (17-33) e poi sul +17 (20-37). L’Olimpia è totalmente padrona del campo, ed in breve tempo arriva anche il +20 (22-42) con la tripla di LeDay. Tanto per cambiare, il finale del secondo periodo è tutto di Sergio Rodriguez: il Chacho fa quello che sa, cioè l’insegnante di basket sul parquet, per siglare il 29-46 all’intervallo.

Nonostante tutto, i verdi di Grecia non firmano la resa, trovando con Papapetrou la tripla del -12 (36-48), con Bentil che si accende e riporta anche i suoi sul 40-50. Micov e Rodriguez rimettono una certa distanza, ma Milano è un po’ meno incisiva in attacco e anche in difesa, in alcune occasioni, si ritrova a dover subire la crescita dei padroni di casa. All’ultimo quarto si arriva sul 49-59.

La difesa greca sale di giri, e contemporaneamente gli uomini di Messina non riescono più a trovare grande fluidità in attacco. Questo accade in sostanza da quando mancano sei minuti e poco più al termine, sul 55-65. Il Panathinaikos è decisamente un’altra squadra, e con Papagiannis e White arriva fino al -1 (66-67). Shields dalla lunetta rimette una tripla di distanza, replica Papagiannis, ma a 15″ dal termine Punter ha la chance, con un 2/2 ai liberi, di siglare il nuovo +3. Il suo, però, è un 1/2, il che permette a Hezonja di penetrare a sinistra e appoggiare per il pari. Milano avrebbe anche la chance del sorpasso con 1″8 da giocare, ma viene buttata la rimessa; palla Panathinaikos, altra rimessa sprecata, LeDay da metà campo non segna. Overtime.

I greci, vista la situazione, hanno a quel punto una quantità di energie in più enorme: chiunque prende la palla in mano la infila nel canestro, e in due minuti e mezzo il divario diventa di otto lunghezze, che diventano 10 a 1’40” dalla fine con l’entrata di Mack. Il basket, però, è bello perché è imprevedibile: 2/2 di Micov, 1/2 di Mack, tripla di Micov che poi stoppa White dopo un pressing asfissiante, fallo di Bochoridis sulla tripla di Datome che fa 3/3. Proprio a Papagiannis tocca andare in lunetta per fallo di Cinciarini: 0/2, l’Olimpia ha la palla per il secondo supplementare. Datome, però, vede spegnersi le speranze sul ferro.

PANATHINAIKOS-OLIMPIA A|X ARMANI EXCHANGE MILANO 86-83 dts (15-26, 29-46, 49-59, 70-70)

PANATHINAIKOS – Mack 11, Papagiannis* 14, Bochoridis*, Auguste, Papapetrou* 14, Hezonja 17, Kaselakis ne, Nedovic 3, White 9, Mitoglou 2, Bentil 16, Sant-Roos*. All. Kattash

MILANO – Punter* 13, LeDay* 12, Micov* 15, Moraschini, Roll*, Rodriguez 10, Tarczewski 12, Cinciarini, Shields 12, Brooks, Hines* 2, Datome 7. All. Messina

Credit: Ciamillo

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