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Calcio, Andrea Agnelli annuncia: “Convinto del progetto Super League, ma con sole 6 squadre non si può attuare”

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“Rimango convinto della bontà del progetto della Super League, ma non si può portare avanti un torneo con sole sei squadre”. Parole, quelle di Andrea Agnelli, presidente della Juventus, che assomigliano molto alla parola “fine” per quanto riguarda le speranze di entrata in vigore della  ormai discussissima Superlega di calcio.

Dopo l’abbandono nel corso della notte delle sei squadre inglesi, appariva ormai scontato come la nuova Lega europea che era nata in contrapposizione alla UEFA avesse le ore contate. Al momento, infatti, rimanevano all’interno di questo nuovo progetto Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid e le tre italiane, ovvero, Inter, Juventus e Milan.

Le parole di Andrea Agnelli, riportate dalla agenzia Reuters, vanno a concludere, a meno di clamorosi dietro-front, la storia della Super League. Dopo poco più di 48 ore dalla propria nascita, quindi, le società hanno cambiato idea in maniera repentina, dopo le proteste dei tifosi, dei governanti delle rispettive Nazioni e, non ultimo, dopo le minacce della UEFA su eventuali esclusioni.

A questo punto non sarà semplice andare a ricomporre la situazione del calcio europeo dopo una spaccatura simile, ma la sensazione è, per quieto vivere, che UEFA e team della Super League si siederanno presto attorno ad un tavolo per ridiscutere il futuro delle competizioni continentali per club, con la nuova Champions League (che partirà nel 2024) che ha fatto, a sua volta, sollevare numerose critiche sul suo format a 36 squadre.

Foto: Lapresse

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