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Ciclismo, Davide Cassani: “Nibali e Ciccone possibili protagonisti del Giro d’Italia”

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Nuova puntata di Buke2U, il programma a cura di Sport2U, in collaborazione con OA Sport, dedicato al mondo della velocità sulle due ruote. Gian Luca Giardini ospita il CT della Nazionale, Davide Cassani.

Una lunga chiacchierata, volta a toccare i vari e delicati temi del panorama internazionale, ma che parte dalla curiosità di sapere come nasce l’idea della figura del coordinatore della Nazionale: “L’idea è dell’ex presidente della Federazione Ciclistica italiana, Renato Di Rocco. Dal momento che ogni categoria non deve andare avanti per la propria strada, ma deve cercare di unire le forze, bisogna cercare di avere un coordinamento generale. Penso che sia la cosa migliore che sia stata pensata, ovvero mettere in comunicazione le varie specialità e categorie. E dal momento che sono CT dei professionisti, hanno ritenuto opportuno che avere questa collaborazione, questa sorta di filo diretto con le categorie inferiori, fosse necessario“.

Dove si radicano le difficoltà, in Italia, nel reclutare nuovi ciclisti? Cassani trova la causa nella poca esperienza dei giovani italiani rispetto ai corridori degli altri Paesi: Al giorno d’oggi, ci sono meno società e meno volontari che si dedicano ai ragazzi. Una volta, molti cinquantenni in pensione dedicavano il loro tempo ai ragazzini. Adesso, non sono più in pensione e vogliono andare in bicicletta loro e non far andare i bambini. Ci sono molti fattori che, in realtà, ci stanno portando verso un momento particolarmente difficile. Per non parlare di alcuni genitori, che a volte sono straordinari, e altre volte sono un po’ troppo presenti. Ci sono ragazzi che si stanno approcciando ad uno sport faticoso ma straordinario. Nella loro fase deve essere divertimento, ancora prima che uno sport. Come mai ci sono campioni così precoci al di fuori dell’Italia? Perché quello che prima si faceva a 19 anni oggi lo si fa a 17, e quello che prima facevi a 17 ora lo fai a 15. Io ho avuto modo di assistere alle imprese di certi ragazzi ancor prima che fossero maggiorenni. Da dilettante, qualcuno addirittura partecipò al Giro d’Italia. Hanno anticipato i tempi – continua -, a 20 anni hanno nelle gambe diverse competizioni di alto livello, e un calendario molto intenso. E’ questo ciò che manca ai nostri giovani. Per questo facciamo fatica a trovare corridori italiani“.

Altro tema molto importante affrontato durante la video intervista, è la questione dei regolamenti, a volte rigidi e a volte giusti. Ecco il parere del commissario tecnico: Trovo ingiusto che un corridore venga squalificato per il lancio di una borraccia. Non sempre questo significa ‘sporcare’, ma ‘passare’ qualcosa. A volte è semplicemente tentare di passarla ad un tifoso. La squalifica è giusta se getto cartacce o la borraccia dove non vi è nessuno. Ma altrimenti, lo trovo ingiusto. Giusto invece il discorso inerente la pista ciclabile: a volte i corridori cercano scorciatoie dove ci sono i tifosi, quindi il regolamento sulle piste ciclabili lo accetto. Sulle posizioni, posso anche capire l’UCI sull’impostazione di regole ferree“.

Su chi può puntare oggi l’Italia del ciclismo? L’Italia deve contare sull’eterno Vincenzo Nibali. Sono ottimista, penso che potrebbe ottenere buoni risultati perché si è allenato bene, può essere protagonista al prossimo Giro d’Italia, insieme a Giulio Ciccone“.

Di seguito, vi proponiamo la video intervista integrale.

LA VIDEO INTERVISTA A DAVIDE CASSANI

Foto: LaPresse

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