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Ciclismo, gli italiani più promettenti delle categorie juniores e U23

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Le stagioni delle categorie giovanili, nel ciclismo, stanno entrando nel vivo e tra Pasqua e Pasquetta, peraltro, in Italia sono andate in scena due tra le gare più prestigiose riservate agli U23: Trofeo Piva e Giro del Belvedere. Ambedue le corse sono state dominate dell’enfant prodige spagnolo Juan Ayuso, il quale peraltro corre nella bergamasca Colpack, ma diversi ragazzi del Bel Paese, in un contesto in cui erano presenti tutte le continental legate ai team World Tour, sono riusciti a non sfigurare.

Il Trofeo Piva, tra le due manifestazioni, è stata quella che più ha sorriso ai colori azzurri. Sul secondo gradino del podio, alle spalle di Ayuso, infatti, troviamo Luca Colnaghi (Trevigiani), classe 1999 quest’anno già re del Memorial Mauro Dinucci-Lucca e nel 2020 vincitore di due tappe al Giro d’Italia U23. Luca è un corridore molto veloce, ma capace di difendersi in modo egregio anche in salite non lunghissime. Al terzo posto, invece, si è piazzato Antonio Puppio (Team Qhubeka), coetaneo di Colnaghi che, dopo essere stato argento mondiale a cronometro tra gli juniores, nelle stagioni passate tra gli U23 si è evoluto in un corridore completo, competitivo su più terreni.

Nella top-10 del Trofeo Piva, inoltre, troviamo altri nomi molto interessanti come Gabriele Benedetti (Zalf Euromobil Désirée Fior), classe 2000 che quest’anno ha già fatto suo il GP La Torre e da junior vinse il Giro del Nordest Italia e fu sesto ai Mondiali di Innsbruck, Alessandro Baroni (Gallina-Ekotek-Colosio), corridore nato nel 2001 che, dopo aver ottenuto risultati importanti già tra gli junior, l’anno scorso fu secondo al Giro di Bulgaria, e Andrea Pietrobon (Team Friuli), l’unico azzurro capace di arrivare nei 10 sia al Piva che al Belvedere. Meritano una menzione, inoltre, anche Jacopo Menegotto (General Store) e Thomas Pesenti (Beltrami TSA Tre Colli), due ragazzi che negli anni precedenti si sono messi meno in luce rispetto ad altri, ma che al trofeo Piva sono giunti rispettivamente quinto e sesto precedendo prospetti italiani e non molto quotati.

Al Giro del Belvedere solo due azzurri si sono piazzati in top-10, vale a dire il già citato Pietrobon e Francesco Parravano (Aran Cucine Vejus). La nota più lieta della giornata, però, è stato un compagno di quest’ultimo, vale a dire Lorenzo Ginestra, il quale, sull’ultimo passaggio sul GPM di Montaner, è transitato secondo alle spalle del solo Ayuso. Ginestra, che pure alla Firenze-Empoli aveva esibito un livello notevolmente alto in salita, aveva fatto intravvedere sprazzi di gran talento già nel 2019 e in questo 2021 potrebbe consacrarsi. Tra gli altri azzurri, inoltre, anche Samuele Zambanini (Zalf Euromobil Désirée Fior), decimo classificato dello scorso Giro d’Italia U23, il vicecampione nazionale Alessandro Santaromita (Mendrisio) e Matteo Carboni (Biesse Arvedi) sono stati capaci di terminare la manifestazione tra i primi 20.

Altri ragazzi molto interessanti che militano nella categoria U23 sono Tommaso Nencini (Casillo-Petroli Firenze-Hopplà), quest’anno vincitore della Firenze-Empoli, Davide Persico (Colpack), ruota veloce che in questo 2021 ha conquistato la Coppa San Geo e nel 2020 fu quinto nella prima tappa della Settimana Internazionale Coppi & Bartali, il figlio d’arte Samuel Quaranta (Colpack), sprinter proprio come papà Ivan e subito vincitore al Trofeo Arcadia Calcestruzzi, la prima gara da lui disputata nella categoria, Gidas Umbri (Colpack), promettente pistard che se la cava anche su strada ove ha trionfato al GP Città di Valenza dieci giorni fa, il duo della Qhubeka composto da Kevin Bonaldo e Luca Coati e il vicecampione mondiale juniores di Harrogate 2019 Alessio Martinelli (Colpack).

Ha iniziato la stagione nel migliore dei modi anche Marco Frigo, italiano che milita in uno dei vivai più rinomati al mondo, vale a dire la SEG Racing Academy, team neerlandese facente parte delle categoria continental. Il corridore classe 2000, due anni fa campione nazionale tra gli U23 alla prima stagione nella categoria, ha chiuso al diciannovesimo posto, in classifica generale, la settimana internazionale Coppi & Bartali. Tra gli azzurri, solo Kevin Colleoni ed Edward Ravasi hanno saputo fare meglio. Inoltre, domenica ha preso parte al Rhodes Gran Prix e lo ha concluso al sedicesimo posto.

Tra gli juniores, invece, c’è un nome che, più di ogni altro, al momento, sta balzando agli onori della cronaca. Si tratta di Dario Igor Belletta (GB junior Team), un corridore classe 2004, dunque alla prima stagione nella categoria, che negli ultimi dieci giorni ha vinto il Trofeo Abmol e la Coppa Dondeo. Nelle poche gare fin qui disputate, inoltre, si sono messi in luce anche Matteo Scalco (Borgo Molino Rinascita Ormelle), il quale ha vinto in solitaria il GP Gottardo Giochi, Samuele Bonetto (U.C. Giorgione), che ha dominato la cronometro Città di San Benedetto, Vincenzo Russo (Work Service Speedy Bike), trionfatore del Memorial Pietro Baccheretti, Simone Aielli (Vini Fantini), che si è imposto nel trofeo GLS-GS), e Manuel Oioli (Us Bustese Olonia Team Bike Tartaggia), secondo classificato sia alla cronometro di San Benedetto sia alla Coppa Dondeo.

Foto: Valerio Origo