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F1 2021: Piero Ferrari parla di Michele Alboreto a vent’anni dall’incidente di Lausitzring

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Ricorre proprio in questo fine settimana il ventesimo anniversario dalla tragica scomparsa di Michele Alboreto, pilota milanese che ha trascorso ben tredici anni in Formula Uno, vincendo cinque Gran Premi, e prendendo parte a 194 gare nella classe regina.

Per l’occasione Piero Ferrari, vice-presidente della scuderia di Maranello, è intervenuto per ricordarne la memoria, comparando anche il talento di Alboreto a Charles Leclerc e Carlos Sainz, attuali piloti del cavallino rampante. “È sempre difficile riassumere in poche parole il ricordo di una persona, lo è ancor di più per Michele – dice Ferrari, nelle parole riportate dal sito ANSA – con cui siamo rimasti sempre amici, anche dopo che aveva lasciato la Ferrari prima e la Formula 1 poi. Era una persona estremamente educata, un pilota assolutamente dedicato alla squadra e, soprattutto, molto razionale nelle sue scelte”.

Il debutto in F1 Alboreto effettuò però con la Tyrrell, attirando su di sé le attenzioni delle migliori scuderie, tra cui proprio la Ferrari, che gli diede il volante nel 1984. “Michele aveva dimostrato nei suoi anni con la Tyrrell non soltanto di essere molto veloce, ma soprattutto di saperlo essere su tutte le tipologie di circuito e in condizioni molto diverse fra loro, una caratteristica che aveva attirato l’attenzione di mio padre insieme al fatto di essere una persona che si contraddistingueva per la serietà, l’impegno e l’equilibrio: c’erano quindi tutti i requisiti giusti per diventare un pilota della Scuderia”.

Infine, un paragone tra Alboreto e i piloti attuali, ovvero Charles Leclerc e Carlos Sainz. “Così come Michele anche Carlos e Charles hanno già dimostrato nella loro carriera di essere veloci indipendentemente dalle condizioni e dal circuito: proprio lo scorso weekend a Imola lo ha dimostrato! Inoltre, sono molto costanti nel rendimento, un’altra dote che li accomuna al pilota italiano”.

Foto: LaPresse

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