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F1, la Ferrari meritava il podio. Charles Leclerc tradito dalla bandiera rossa, ma che differenza con il 2020!

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Vogliamo guardare il lato positivo, o quello negativo? Charles Leclerc ha concluso al posto il Gran Premio di Emilia Romagna e il risultato lascia un po’ di amaro in bocca. Sì, perché il monegasco oggi ha disputato una gara quasi perfetta, commettendo l’unico errore di giornata durante il giro di formazione. Subito dopo la partenza, il ventitreenne del Principato si è attestato autorevolmente in terza posizione e sembrava in grado di poterla difendere sino al traguardo, anche in virtù della penalità che Sergio Perez è riuscito a guadagnarsi a causa di un’ingenuità clamorosa durante la safety car. Anzi, per qualche istante Leclerc è stato addirittura il principale candidato alla piazza d’onore.

Infatti quando Lewis Hamilton ha sbagliato alla Tosa, finendo nella sabbia e danneggiando il suo alettone anteriore, si è trovato virtualmente fuori gara. Tra ripartire, tornare ai box e far riparare la sua monoposto aveva perso talmente tanto tempo da venire doppiato! In quel momento Charles era secondo con un margine di assoluta sicurezza sulla concorrenza. Cionondimeno il quasi contemporaneo botto tra Valtteri Bottas e George Russell ha portato all’esposizione della bandiera rossa. In questo modo, il sette volte Campione del Mondo ha potuto sdoppiarsi e soprattutto il monegasco ha visto cancellato tutto il vantaggio acquisito sino a quel momento, ritrovandosi il ringalluzzito Lando Norris subito a ridosso e il “miracolato” Hamilton poco distante. Il Re Nero non ha avuto problemi a risalire fino alla seconda posizione, mentre il giovanissimo inglese della McLaren ha sfruttato al meglio la superiore potenza della sua power unit e la mescola soft per sorpassare subito dopo la ripartenza il monegasco, alfine costretto ad accontentarsi del quarto posto. Paradossalmente, ieri si sarebbe firmato per questo risultato, oggi invece c’è un po’ di delusione.

Proprio questo, però, è il lato positivo. La Ferrari ha confermato anche a Imola di aver fatto un bel passo avanti rispetto al 2020, dimostrando di avere le carte in regola per giocarsi il terzo posto nel Mondiale costruttori. Certo, la McLaren sarà un osso durissimo, anche se il team di Woking in questo momento ha due volti. Quello radioso del già citato Norris, impressionante sulle rive del Santerno, e quello imbronciato di Daniel Ricciardo, che invece fatica ad adattarsi alla nuova realtà e sta pagando pesantemente dazio rispetto al talentuoso compagno di squadra. L’australiano può crescere di colpi, ma lo stesso discorso vale per Carlos Sainz, il quale per sua stessa ammissione non riesce ancora a essere costante con la SF21, nonostante oggi abbia chiuso 5°. Dunque la Scuderia di Maranello è lì, in piena bagarre con le monoposto color papaia. C’è ancora tanto lavoro da fare per raggiungere Mercedes e Red Bull, ma il GP di oggi testimonia come si possa provare ad arpionare il gradino più basso del podio nella classifica riservata ai team. Quel podio che, oggi, Leclerc avrebbe meritato più di Hamilton.

I Gran Premi, però, sono un affare ben più complicato del semplice merito. Soprattutto non bisogna focalizzarsi solo sulle fortune altrui e sulle disgrazie proprie. Questo si chiama vittimismo e un’analisi ragionata ci dice che il monegasco avrebbe meritato di chiudere sul podio una gara a cui però avrebbe potuto non partecipare! Il ventitreenne del Principato è infatti finito in testacoda alle Acque Minerali durante il giro di ricognizione, rischiando di ripetere la clamorosa gaffe commessa da Alain Prost proprio a Imola esattamente trent’anni fa (all’epoca nel corso della tornata di formazione il Professore si fece sorprendere da un rivolo d’acqua nella discesa verso la Rivazza, si girò e spense il motore). Quindi meglio guardare il lato positivo. Il monegasco si è reso protagonista di una prestazione d’alta classe e il Cavallino Rampante è ben più competitivo del 2020. Oggi il podio non è arrivato, ma alla luce del livello espresso dalla SF21, il piazzamento nella top-three appare solo una questione di tempo. Bisognerà solo farsi trovare pronti, come lo si è stati nella giornata odierna.

Foto: LaPresse

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