Ciclismo
Freccia Vallone, Julian Alaphilippe vince da padrone. Ora è uno dei favoriti per la Liegi-Bastogne-Liegi
Dopo un Amstel Gold Race incolore, Julian Alaphilippe è tornato a fare la voce grossa nella sua Freccia Vallone. Il campione del Mondo, sul Muro di Huy, è riuscito a superare, a pochi metri dal traguardo, lo sloveno Primoz Roglic. In questo modo, ha colto il suo terzo successo in quattro anni su queste strade. Considerando che l’anno scorso non aveva preso parte alla seconda delle tre classiche delle Ardenne, Alaphilippe è sostanzialmente imbattuto alla Freccia Vallone dal 2018.
Il trionfo odierno, per Alaphilippe, rappresenta un’iniezione di fiducia dopo una campagna delle classiche, fino a oggi, un po’ deludente. Il campione del Mondo era partito forte col secondo posto alla Strade Bianche, ma tra Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre e Amstel Gold Race non era riuscito a splendere come in passato. Forte del primo successo di peso del suo 2021, però, ora si presenta al via della Liegi-Bastogne-Liegi, che si terrà domenica, come uno dei favoriti principali.
Proprio il sopraccitato Primoz Roglic, sulla carta, sarà il suo rivale principale alla Doyenne, insieme all’altro sloveno, Tadej Pogacar, il quale non ha preso parte alla Freccia Vallone per via di alcune false positività riscontrate nel gruppo squadra della sua UAE Team Emirates. Come sovente gli accade, però, il nemico più temibile di Alaphilippe, in realtà, potrebbe essere sé stesso.
In questa primavera, infatti, è tornato alla luce un vecchio difetto di Alaphilippe, ovvero la difficoltà nel prodursi, in un arco temporale molto breve, in più di un cambio di ritmo. Il transalpino è fortissimo sullo scatto secco, non a caso alla Freccia Vallone, una gara che si decide, sempre, con uno sprint in salita, non è mai uscito dalle prime due posizioni ogni volta che vi ha partecipato. Nelle corse più tirate, invece, ove i favoriti iniziano a muoversi già lontano dal traguardo, se non ha una condizione stellare come quella dello scorso autunno, tende ad avere dei momenti in cui gli si spegne la luce.
Non è un caso se Alaphilippe non ha ancora mai vinto la Liegi-Bastogne-Liegi nella sua carriera. La Doyenne è una gara molto più lunga e molto più dura della Freccia Vallone e lo scatto secco non è l’unica qualità necessaria per vincere. Alaphilippe ha senza dubbio le carte in regola per mettere fine alla maledizione che sembra perseguitarlo in questa classica, ma dovrà trovare una giornata in cui le gambe girano in modo ben diverso rispetto ad Amstel e Fiandre.
Foto: Lapresse