Artistica
Ginnastica artistica, l’Italia maschile sogna Europei di lusso: Macchini e De Rosa punte di diamante
L’Italia spera di essere grande protagonista agli Europei 2021 di ginnastica artistica, in programma a Basilea (Svizzera) dal 21 al 25 aprile. La Nazionale maschile si presenterà in terra svizzera con sei ragazzi. Si tratterà della prima grande gara internazionale dopo un anno e mezzo (dai Mondiali 2019) e rappresenterà un buon test in vista delle Olimpiadi di Tokyo.
Le carte più interessanti sono rappresentate da Carlo Macchini ed Edoardo De Rosa. Il quasi 25enne marchigiano è uno dei potenziali outsider alla sbarra: già quarto agli Europei 2019, il ribattezzato Bistecca è cresciuto ulteriormente e nell’ultima tappa di Serie A ha stampato un roboante 14.900 che fa ben sperare (6.1 di D Score). Se dovesse confezionare un esercizio perfetto si potrebbe sognare qualcosa di davvero molto importante, presentarsi per provare a lottare per una medaglia deve essere l’obiettivo di questo ragazzo in grande crescita.
Non bisogna dimenticare che il brasiliano Arthur Mariano ha vinto l’oro ai Mondiali 2019 proprio con 14.900, battendo il croato Tin Srbic (14.666) e il russo Artur Dalaloyan (14.533), tutti con note di partenza tra 6.1 e 6.3. Sarà anche vero che a livello nazionale i punteggi si alzano un pochino, ma non più di 2-3 decimi. Non è dunque utopistico pensare a un Carlo Macchini ai vertici mondiali e in lotta per il podio. Agli Europei 2019 Macchini si fermò a 14.066, ma con 5.7 di D Score: in due anni è decisamente migliorato sotto ogni punto di vista (certo, il fenomeno olandese Epke Zonderland trionfò con 15.266 partendo da 6.8, ma stiamo parlando di un altro pianeta).
Edoardo De Rosa, invece, è al debutto in un contesto internazionale tra i seniores ed è un portento al cavallo con maniglie: è stato Campione d’Europa juniores nel 2018, ha lavorato tanto nelle ultime stagioni e in Serie A ha timbrato un succulento 14.850 (6.4 la nota di partenza): si tratta di un riscontro di grande rilievo per il 20enne lombardo, frutto di un esercizio di un certo spessore che, se ripetuto anche in terra elvetica, potrebbe permettergli di puntare assolutamente alla finale di specialità.
Non va dimenticato che con il suo 14.850 si entrava in finale ai Mondiali 2019, dove poi servivano prestazioni inverosimili per salire sul podio: il britannico Max Whitlock si spinse a 15.500 per battere il taiwanese Lee Chih-kai (15.433) e l’irlandese Rhys McClenaghan (15.400). Tra l’altro proprio il primo e il terzo di quella manifestazione iridata saranno i favoriti dell’imminente rassegna continentale. Nel 2019 bastò 14.600 al russo Vasilav Poljasov per prendersi il bronzo europeo, nella gara vinta ovviamente da Whitlock (15.533).
Attenzione a Nicola Bartolini, che è sempre convincente al corpo libero (già finalista continentale di specialità) e ha ritrovato buono smalto nelle ultime uscite. Il 25enne sardo ha i mezzi tecnici e l’esperienza per esprimersi in certi contesti e per dire la sua nel concorso generale individuale: battagliare per conquistare uno dei due pass olimpici a disposizione (non nominali) sarà molto arduo, ma bisognerà provarci. Nell’all-around tenteranno di esprimersi al meglio anche i giovani Lorenzo Minh Casali e Stefano Patron, mentre Salvatore Maresca vorrà brillare sugli amati anelli.
Foto: Simone Ferraro/FGI