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Ginnastica, Europei 2021: Martina Maggio e l’imprevedibile trave. Serve la danza perfetta, poi il corpo libero

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L’attrezzo più imprevedibile, ostico e complesso da decifrare. Viene spesso descritta con queste parole la trave, quei dannati dieci centimetri che rappresentano croce e delizia per ogni ginnasta. Il rapporto con il legno è di odio e amore, il feeling con questa specialità è così intimo e particolare che ogni atleta ha sentimenti variegati e anche discordanti tra loro. Errori e cadute sono sempre dietro l’angolo, proprio per questo motivo ogni Finale di Specialità alla trave si può trasformare in una roulette e l’imprevedibilità regna sovrana.

Lo sarà anche oggi pomeriggio (ore 13.00) quando andrà in scena l’atto conclusivo degli Europei 2021 di ginnastica artistica. A Basilea si assegna il titolo, senza la reginetta annunciata della vigilia: la rumena Larisa Iordache, qualificatasi col miglior punteggio nonostante una caduta, non si presenterà alla Jakobshalle perché sta facendo i conti con un’infezione al rene destro che l’ha anche costretta a un ricovero in ospedale.

Le carte sono completamente rimescolate e davvero può succedere di tutto. L’Italia fa il tifo per Martina Maggio, potenziale jolly in una domenica di fuoco. Non ci nascondiamo perché la brianzola ha in dote un esercizio molto solido, è decisamente pulita e precisa: 13.366 (5.2 il D Score) in qualifica, 13.400 (5.2) durante la finale all-around (dopo essere caduta dalle parallele, poi concluse la gara in sesta posizione). Molto spesso a decidere queste finali sono concretezza ed eleganza, spesso fa festa chi sbaglia di meno e in questo la nostra portacolori è spesso una maestra.

https://www.oasport.it/2021/04/live-ginnastica-artistica-europei-2021-in-diretta-carlo-macchini-e-vanessa-ferrari-sognano-la-magia/

La 19enne se la può giocare senza mezzi termini, sognare una medaglia non è certo proibito. Spiccano l’olandese Sanne Wevers (13.433 per la Campionessa Olimpica di Rio 2016, la 29enne vinse il titolo continentale nel 2018), la francese Melanie De Jesus Dos Santos (13.366, argento due anni fa ma probabilmente non al top della forma in questa edizione), l’altra transalpina Marine Boyer (13.233, argento nel 2016 e bronzo nel 2018). Anche la britannica Amelie Morgan (13.433, ieri bronzo alle parallele) e l’olandese Lieke Wevers (13.400) fanno paura, mentre spaventa meno la sorpresa lettone Elina Vihrova (13.233). Attenzione alla ripescata ucraina Anastasiia Bachynska, forte di un 5.6 di D Score (il più elevato tra le partecipanti…). Ricordiamo l’ordine di rotazione: Sanne Wevers, Boyer, Bachynska, De Jesus, Lieke Wevers, Maggio, Morgan, Vihrova.

Martina Maggio sarà poi impegnata anche al corpo libero (ore 14.00), dopo l’ottimo esercizio esibito in qualifica (13.333, 5.3). Attrezzo meno imprevedibile e dove ci sono ragazze teoricamente più forti (le russe Angelina Melnikova e Viktoria Listunova, la compagna di squadra Vanessa Ferrari, la svizzera Giulia Steingruber), ma la Blond Queen ha i mezzi per ben figurare sull’attrezzo che concluderà questa competizione al femminile. Ricordiamo l’ordine di rotazione: Bui, Melnikova, Steingruber, Listunova, Ferrari, Maggio, Ceplinschi, Gadirova.

Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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