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Ciclismo
Giro delle Fiandre 2021: Alberto Bettiol sogna di ritrovare le sensazioni del 2019
Il Giro delle Fiandre 2019 è stata la vittoria che ha letteralmente cambiato la vita e la carriera di Alberto Bettiol. Là, in quel Belgio che lui ama così tanto, e che riabbraccerà domenica, il giorno di Pasqua, per buttarsi nella mischia e tentare, nonostante tutte le difficoltà che sta attraversando, una storica doppietta; o perlomeno poter essere della partita.
Il toscano dell’EF Education Nippo è uno dei nove italiani ad aver vinto la Regina delle classiche. Prima di lui sono riusciti altri suoi conterranei che hanno fatto la storia del mondo delle due ruote, come ad esempio Fiorenzo Magni, che vinse tre edizioni consecutive del Giro delle Fiandre nel 1949, 1950 e 1951, Michele Bartoli, che vinse nel 1996, e Andrea Tafi nel 2002. D’altronde Alberto, originario di Castelfiorentino, è stato forgiato dalle strade bianche toscane, imparando a correre tra sterrato, ciottolato…, per poi innamorarsi del Belgio.
In queste settimane Bettiol non sta passando momenti di grande condizione, visto e considerato che si sta riprendendo da una colite ulcerosa cronica diagnosticatagli durante l’inverno, dopo che i suoi esami del sangue UCI pre-stagionali avevano fatto suonare il campanello d’allarme, e restando quindi un po’ indietro con la preparazione stagionale, ma soprattutto con il suo appuntamento clou delle Classiche del Nord.
Tra l’altro, il ventisettenne, non ha nemmeno partecipato alla Dwars door Vlaanderen di ieri per via di un leggero raffreddore, che ha convinto lui e la EF Education-Nippo a prendersi una pausa per preservare le energie in vista del Giro delle Fiandre. Perchè Alberto sa che domenica non potrà sfigurare, non potrà farsi piegare, mettendo in campo la grinta che lo ha accompagnato quel 7 aprile di due anni fa, e che lo ha aiutato a salire sul gradino più alto del podio di Oudenaarde. Vincitore a sorpresa, in una giornata perfetta, al suo primo successo da professionista, il suo scatto secco sull’Oude Kwaremont, a 17 chilometri dalla fine, è entrato negli annali della storia del ciclismo italiano, tra i nomi dei big delle classiche.
Ovviamente quest’anno non sarà facile, sia per la sua condizione attuale che per il parterre di rivali, su cui svettano il vincitore uscente Mathieu Van der Poel, il suo acerrimo rivale Wout Van Aert, e una Deceuninck-Quick Step agguerritissima e capitanata dal campione del mondo Julian Alaphilippe. Ma nonostante tutto, bisogna crederci sempre e comunque. Il Kwaremont lo aspetta.
Foto: Lapresse