Ciclismo
Giro delle Fiandre 2021: la tattica degli “altri”. Come evitare il duopolio di Van Aert e Van der Poel
Al Giro delle Fiandre che si è tenuto nell’ottobre del 2020, Mathieu van der Poel e Wout Van Aert hanno letteralmente surclassato tutti gli altri partecipanti, escluso Julian Alaphilippe. Durante lo scorso autunno, i due Dioscuri del ciclocross avevano due se non tre marce in più rispetto ai vari outsider. Qualcosa, però, al momento sembra essere cambiato. Nelle ultime uscite, infatti, i due fenomeni hanno palesato qualche crepa. Van Aert, all’E3 di Harelbeke, non è riuscito a resistere alla rasoiata dello stesso van der Poel sul Tiegemberg e si è staccato anche da corridori come Greg Van Avermaet e Dylan Van Baarle. Il campione uscente della Ronde, invece, ha vissuto una brutta crisi alla Dwars door Vlaanderen e, proprio ieri, ha dichiarato di non avere le gambe dei giorni migliori.
Van der Poel e Van Aert sono due corridori la cui classe è talmente vasta da permettere loro di vincere un Giro delle Fiandre anche quando non sono al top. Tuttavia, data la situazione di cui sopra, per molti altri atleti sembra esserci qualche chance di vincere la Ronde. Sarà importante, per chi vuole battere i due Dioscuri del ciclocross, interpretare in modo molto accorto, dal punto di vista tattico, la gara di domenica. E’ difficile piegare due fuoriclasse del genere nel testa a testa, ma attaccandoli in punti non convenzionali del tracciato si può sorprenderli e beffarli.
Il primo requisito per metterli in difficoltà, chiaramente, è isolarli. Se a una trentina di chilometri dal traguardo si ritrovassero già senza compagni di squadra attorno, per loro diventerebbe davvero complesso rispondere a ogni scatto. Ad attaccarli, innanzitutto, dovranno essere quei sodalizi che hanno più frecce nelle loro faretra. In primis la Deceuninck-Quick Step, la quale, grazie alla superiorità numerica, è riuscita a mettere entrambi nel sacco ad Harelbeke. Anche l’Ag2r di Greg Van Avermaet e Oliver Naesen, però, dovrà essere propositiva e provare a muobere, a ripetizione, i propri capitani.
Per chi corre in squadre meno attrezzate, invece, la gara è decisamente più complessa da interpretare dal punto di vista tattico. Atleti come il francese Anthony Turgis e il vincitore della Milano-Sanremo Jasper Stuyven, ad esempio, dovranno cercare di portare via un gruppetto di corridori che, poi, possono battere in volata. Altri, invece, come il fresco re della Dwars door Vlaanderen Dylan Van Baarle e il tedesco Stefan Kung, essendo totalmente fermi allo sprint, saranno costretti ad azzeccare il momento giusto per l’attacco solitario.
Foto: Lapresse