Ciclismo
Giro delle Fiandre 2021, le Pagelle: Asgreen da 10 e lode. Van der Poel non riesce a ripetere la volata del 2020
Il danese Kasper Asgreen ha lasciato tutti di sasso battendo in volata Mathieu van der Poel e conquistando il Giro delle Fiandre 2021. Il successo del corridore della Deceuninck Quick-Step, però, è stato tutto fuorché frutto del caso. Il corridore danese si è dimostrato l’unico capace di resistere al fuoriclasse neerlandese sui muri ed è arrivato alla volata finale con la benzina necessaria per riuscire a piegare il grande favorito. Di seguito diamo i voti ai protagonisti di giornata con le nostre pagelle.
LE PAGELLE DEL GIRO DELLE FIANDRE 2021
KASPER ASGREEN (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 10 E LODE: Il 10 e lode è un voto che sta anche stretto al danese. Se ad Harelbeke aveva confezionato un capolavoro, oggi si è superato. Marca van der Poel sin dal secondo passaggio sul Kwaremont ed è l’unico capace di contenere lo strapotere del neerlandese sui muri. Interpreta meglio il finale rispetto a van der Poel, costringendo il rivale a lanciare la volata dalla testa, ma, nel complesso, aveva qualche goccia in più di benzina nel serbatoio.
MATHIEU VAN DER POEL (ALPECIN-FENIX) VOTO 9: Sui muri è il più forte e attacca a ripetizione. Mette al tappeto sia Van Aert che Alaphilippe, ma trova sulla sua strada un Asgreen enorme che riesce a tenergli testa. Sull’ultimo passaggio sull’Oude Kwaremont era riuscito a staccare anche il danese, ma il vantaggio era troppo contenuto e, giustamente, lo ha aspettato. Il fuoriclasse neerlandese, oggi, ha decisamente pochi rimpianti. Magari poteva aspettare altri cinquanta metri per lanciare lo sprint, ma dietro alla sua sconfitta ci sono quasi solamente i meriti di un gigantesco Kasper Asgreen.
GREG VAN AVERMAET (AG2R LA MONDIALE) VOTO 8: Corre sempre sulla difensiva, non segue mai gli scatti dei migliori, ma nel finale si muove al momento giusto, insieme a Stuyven, e va a prendersi un bel terzo posto. A questo punto della carriera, il gradino più basso del podio del Giro delle Fiandre è un ottimo risultato per il campione olimpico.
JASPER STUYVEN (TREK-SEGAFREDO) VOTO 7,5: Dopo il successo alla Milano-Sanremo, Stuyven conquista anche un bel quarto posto al Giro delle Fiandre. Per lui questo è il migliori piazzamento in carriera nella grande classica di casa. Sicuramente la sua primavera è stata eccellente.
SEP VANMARCKE (ISRAEL START-UP) VOTO 7: Il veterano fiammingo non si vede veramente mai, ma, con un buon finale, riesce a strappare un eccellente quinto posto.
WOUT VAN AERT (JUMBO-VISMA) VOTO: 8: Il fuoriclasse belga è sempre generosissimo e accetta senza remore il testa a testa con van der Poel nonostante fosse chiaro che sui muri avesse qualcosa in meno. Sul Kwaremont non regge l’accelerazione di MvdP e deve alzare bandiera bianca. La sua prestazione, ad ogni modo, resta gagliarda e meritevole di applausi.
GIANNI VERMEERSCH (ALPECIN-FENIX) VOTO 9: Gianni Vermeersch, ciclocrossista come van der Poel e Van Aert, nel finale risulta fondamentale, nel ruolo di stopper, per tutelare l’azione di van der Poel e di Asgreen. Inoltre, conquista anche la terza top-10 consecutiva dopo quelle agguantate tra Harelbeke e Gand-Wevelgem. Semplicemente monumentale.
ANTHONY TURGIS (TOTAL DIRECT ENERGIE) VOTO 8: Il corridore francese palesa una condizione incredibile, ma sbaglia sempre i tempi degli attacchi e deve accontentarsi dell’ottavo posto finale. Ad ogni modo, la sua primavera è stata trionfale dato che si è piazzato tra i primi 15 in ogni classica e semiclassica disputata.
FLORIAN SENECHAL (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 7: E’ l’unico tra i Deceuninck-Quick Step che non porta almeno un attacco. Nel finale, però, si fa trovare pronto, copre bene l’azione del compagno Asgreen e conquista anche un buon nono posto.
DYLAN VAN BAARLE (INEOS) VOTO 6,5: Dopo il trionfo alla Dwars door Vlaanderen, gli avversari lo controllano e non gli lasciano spazio. Corre sempre sulla difensiva e conquista una decima piazza che, viste le aspettative della vigilia, ha un sapore agrodolce.
JULIAN ALAPHILIPPE (DECEUNINCK QUICK-STEP) VOTO 5,5: Corre da protagonista, senza paura del faccia a faccia coi migliori. Recita anche un ruolo importante quando Asgreen attacca con van der Poel e Van Aert, dato che la sua presenza nel gruppo inseguitore permette al compagno di lavorare di meno rispetto ai due Dioscuri del ciclocross. Nel finale, però, va in crisi e affonda totalmente. L’Oude Kwaremont, in particolare, sembra essergli un po’ indigesto.
PETER SAGAN (BORA-HANSGROHE) VOTO 5: Lo slovacco non si è presentato al via del Giro delle Fiandre con una grande condizione e, infatti, appena i migliori hanno iniziato a fare sul serio, lui ha dovuto alzare bandiera bianca.
MATTEO TRENTIN (UEA TEAM EMIRATES) VOTO 6: E’ autore di un buon Fiandre fino al momento della foratura. Gli va dato atto di essere stato l’unico italiano capace di farsi vedere nelle fasi calde della gara.
STEFAN BISSEGGER (EF EDUCATION-NIPPO) VOTO 8: Il giovanissimo svizzero è l’ultimo a mollare tra i fuggitivi di giornata. Mostra un feeling invidiabile coi muri e col pavé e tra qualche anno rifarà parlare di sé su queste strade.
Foto: Lapresse