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Ciclismo

Giro d’Italia 2021: percorso e stellette di difficoltà. Analisi delle 21 tappe

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Si avvicina sempre più sabato 8 maggio: tutto pronto alla prima corsa a tappe stagionale, il Giro d’Italia. Andiamo a scoprire nel dettaglio il percorso della Corsa Rosa con tutte le frazioni e le stellette di difficoltà.

PERCORSO GIRO D’ITALIA 2021: LE 21 TAPPE

Tappa 1: Torino-Torino (8,6 km, cronometro individuale) **

Prova contro il tempo particolarmente breve ed interamente pianeggiante per assegnare la prima Maglia Rosa.

Tappa 2: Stupinigi (Nichelino) – Novara (179 km) *

Altra frazione senza salite: sarà subito volata ad altissime velocità sul traguardo di Novara.

Tappa 3: Biella – Canale (190 km) **

Primo arrivo interessante, in una frazione che presenta 2100 metri di dislivello. Molto mosso soprattutto il finale: ci sono degli strappi adattissimi a colpi di mano.

Tappa 4: Piacenza-Sestola (187 km) ***

Si arriva sull’Appennino, ecco le prime vere e proprie salite. La svolta della frazione arriverà sul Colle Passerino che anticipa il traguardo di Sestola: pendenze oltre il 10%.

Tappa 5: Modena-Cattolica (177 km) *

Di salita, lungo le strade della Pianura Padana, non ce n’è. Sarà volata, unica incognita il vento che potrebbe spirare lungo la costa.

Tappa 6: Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno (San Giacomo) (160 km) ****

Primo arrivo in salita di questa edizione della Corsa Rosa. 3400 metri di dislivello in soli 150 km. Nel bel mezzo della tappa si affrontano i monti Sibillini, poi sul finale una lunga salita su versante inedito in quel di San Giacomo.

Tappa 7: Notaresco-Termoli (181 km) *

Sarà volata, anche se l’ultimo chilometro presenta qualche punto mosso che potrebbe sfilacciare il plotone.

Tappa 8: Foggia-Guardia Sanframondi (170 km) ***

Altra frazione molto mossa, con 3400 metri di dislivello. Da affrontare il lungo GPM di Bocca della Selva, poi discesa che porta verso il traguardo di Guardia Sanframondi con pendenze arcigne.

Tappa 9: Castel Di Sangro-Campo Felice (Rocca di Cambio) (158 km) ****

Frazione che si preannuncia molto spettacolare sulle salite dell’Appennino abruzzese. Tre GPM da affrontare prima della scalata finale in quel di Campo Felice: ultimi 1800 metri in sterrato lungo le piste della località sciistica.

Tappa 10: L’Aquila-Foligno (139 km) *

Dovrebbe essere volata di gruppo in Umbria: l’unica salita di giornata il Valico della Somma a 40 chilometri dal traguardo.

Tappa 11: Perugia-Montalcino (162 km) ****

La tappa accostata al Brunello. Sarà una Strade Bianche in piccolo in Toscana. Ben 35 chilometri in sterrato sul finale divisi in quattro settori dove si potrà sicuramente fare la differenza (ed occhio al maltempo…). Il più duro quello di Castiglione del Bosco, in salita. Sarà uno spettacolo assoluto. Qui tanti potrebbero perdere il Giro.

Tappa 12: Siena-Bagno di Romagna (212 km) ***

Altra tappa molto insidiosa, con 3700 metri di dislivello e diversi saliscendi sul finale. La frazione omaggia Alfredo Martini e Gino Bartali. Prima il durissimo Monte Morello, poi le salite della Consuma e della Calla. Occhio anche al Passo del Carnaio sul quale potrebbe decidersi la battaglia per il successo parziale.

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Tappa 13: Ravenna-Verona (198 km) *

Frazione dedicata a Dante Alighieri che sarà completamente pianeggiante: un lungo trasferimento verso l’arrivo che sarà sicuramente in volata.

Tappa 14: Cittadella-Monte Zoncolan (205 km) *****

L’attesissimo ritorno del Mostro. La salita tra le più dure d’Europa, lo Zoncolan. Si scala dal versante di Sutrio, quello che ha incoronato Gilberto Simoni nel 2003: le pendenze sono sempre in doppia cifra e nell’ultimo tratto superano nettamente anche il 20%.

Tappa 15: Grado-Gorizia (147 km) ***

Frazione molto interessante che prevede lo sconfinamento in Slovenia: circuito finale che presenta qualche strappo che potrebbe indurre a colpi di mano, occhio anche alle fughe.

Tappa 16: Sacile-Cortina d’Ampezzo (212 km) *****

La frazione più dura e più attesa di questo Giro. 5700 metri di dislivello: subito il Crosetta da Vittorio Veneto. Poi fondovalle e il gran finale con tre Passi storici: Fedaia, Pordoi e Giau prima dell’arrivo in discesa nella Perla delle Dolomiti.

Tappa 17: Canazei-Sega di Ala (193 km) ****

Si riparte dopo il giorno di riposo con un altro tappone alpino. Due le salite protagoniste, entrambe nel finale di gara: Passo San Valentino e il durissimo arrivo a Sega di Ala.

Tappa 18: Rovereto-Stradella (231 km) **

Frazione lunghissima che dovrebbe rappresentare l’ultima volata di gruppo della Corsa Rosa. Occhio però al finale con diversi strappi, dovranno stare attente le squadre dei velocisti.

Tappa 19: Abbiategrasso-Alpe Di Mera (Valsesia) (176 km) ****

Altra tappa alpina, con gli scalatori che proveranno a fare la differenza. Torna dopo una lunga assenza il Mottarone, seguito dal Passo della Colma che porta a Varallo. L’ascesa finale all’Alpe di Mera non sarà lunghissima, ma presenta pendenze che vanno in doppia cifra.

Tappa 20: Verbania-Valle Spluga-Alpe Motta (164 km) ****

Sconfinamento in Svizzera per questa penultima tappa che presenta oltre 4000 metri di dislivello: lunghissimo e durissimo il Passo di San Bernardino, poi il Passo dello Spluga. Occhio alle pendenze aspre anche dell’arrivo in Valle Spluga.

Tappa 21: Senago-Milano (cronometro individuale, 30,3 km) *****

Cronometro conclusiva simile a quella vista nella passata edizione: da capire se potrebbe risultare decisiva. Completamente pianeggiante, con arrivo in Piazza Duomo a consacrare il vincitore del Trofeo Senza Fine. Qui la classifica potrebbe ribaltarsi.

Foto: Lapresse

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