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Giro d’Italia 2021, Matteo Fabbro: top10 nel mirino o gregario di lusso?

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Matteo Fabbro è uno dei pochi azzurri che possono realmente coltivare chance di concludere il Giro d’Italia 2021 in top-10. Lo scalatore della Bora-Hansgrohe, quest’anno, è già stato grandissimo protagonista alla Tirreno-Adriatico, ove ha conquistato il quinto posto in classifica generale. Al recente Tour of the Alps, da lui terminato in dodicesima posizione, inoltre, ha fatto intravedere di avere la condizione ideale per per sfornare una serie di ottime prestazioni nelle tappe del grande giro nostrano.

Il friulano è uno scalatore puro vecchio stampo. Ha la lacuna delle prove contro il tempo, ma, quando è in giornata, ne ha pochi davanti in salita. Chiaramente non può puntare a vincere il Giro d’Italia e anche il podio, allo stato attuale delle cose, è un obiettivo per lui impossibile. Fabbro, però, potrebbe tranquillamente lottare per un piazzamento tra i primi dieci della graduatoria e per qualche successo parziale.

Il problema principale di Matteo è che corre in una Bora-Hansgrohe che si presenta al via del Giro d’Italia con mille leader e potrebbe preferire puntare su altri, relegando, così, il friulano al ruolo di gregario. Innanzitutto, ogni tanto, capiterà a Fabbro di dover aiutare Peter Sagan, soprattutto nelle frazioni più tortuose tra quelle che lo slovacco ha messo nel mirino. Inoltre, Matteo potrebbe anche vedersi costretto a lavorare per Emanuel Buchmann nelle frazioni più impegnative.

Il tedesco della Bora-Hansgrohe, nell’ultimo biennio, ha parecchio deluso le aspettative, complici anche i problemi fisici che lo hanno tormentato. Tuttavia, parliamo comunque di un ragazzo che, nel 2019, è arrivato al quarto posto al Tour de France. Se dovesse essere al top, potrebbe avere le carte in regola per puntare al podio e, allora, anche Fabbro dovrebbe fare il suo contributo alla causa del compagno.

Foto: Lapresse

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