Calcio

Il calcio cambia, nasce la Super League: ci sono Juventus, Milan e Inter. Uefa e Fifa promettono sanzioni

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Prima il comunicato dell’Uefa e poi, nella serata/nottata di domenica, un rincorrersi di voci e indiscrezioni che lasciano intravedere un desiderio di cambiamento epocale e uno scontro durissimo destinato a cambiare la storia futura del calcio non solo europeo ma mondiale. E’ ufficialmente nata la Super League, un torneo continentale per club che comprende 12 società fondatrici (fra cui Juventus, Inter e Milan) e altre otto che verranno individuate a breve: è già online il sito ufficiale.

COS’E’LA SUPER LEAGUE. Nasce la Super League, un torneo che prevede la presenza di 20 squadre di club europee che di fatto va a sostituirsi alla attuale Champions League: le dodici squadre fondatrici sono Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham. A questi club si aggiungeranno a breve altri tre club (Bayern e Boirussia Dortmund sono fortemente indiziate) e le ultime cinque squadre saranno scelte dalla cabina di regia in base ai risultati ottenuti nella stagione precedente.

Il torneo si svolgerà da agosto a maggio e prevede la suddivisione dei 20 club in due giorni da 10 squadre con la disputa di gare di andata e ritorno (18 partite in tutto per ogni squadra) da disputare in infrasettimanale. Le squadre impegnate nella Super League non disputeranno altre coppe europee, mentre parteciperanno regolarmente ai campionati nazionali. Le prime tre di ogni girone accederanno direttamente ai quarti di finale, mentre le due quarte saranno decise da un play-off incrociato tra la quarta e la quinta classificata dei due gironi. La fase ad eliminazione diretta (con gare di andata e ritorno) si chiuderà con la finale da disputare in gara secca in campo neutro.

PERCHE’ LA SUPER LEAGUE. L’allarme è scattato da un anno a questa parte. La pandemia (ma anche qualche gestione finanziaria spericolata) rischiano di lasciare in macerie il mondo del calcio europeo con club blasonati che potrebbero portare i libri in tribunale a breve e questo ha spinto proprio i club di riferimento, con grande tradizione, ad unirsi per cercare di risolvere i problemi immediati ma anche di assicurare un futuro roseo a se stessi prima di tutto. La Super League, si legge da alcune note, la cui formula piace soprattutto fuori dall’Europa, dove in questa fase sono presenti capitali importanti, potrebbe generare un fatturato di circa 10 miliardi di euro all’anno, molto di più delle attuali Champions League ed Europa League. Il modello, fatte le debite proporzioni, è quello del basket, dove convivono, non sempre d’amore e d’accordo, Eurolega e le varie Coppe organizzate dalla costola europea della FIBA. .

QUANDO SI PARTE. Subito. Da ieri sera è online il sito della Super League e l’annuncio è che l’intenzione è quella di iniziare da agosto 2021, senza perdere nemmeno una stagione.

LE REAZIONI. L’Uefa, che oggi presenterà la nuova formula della Champions League, e la Fifa non hanno aspettato la comunicazione ufficiale di nascita della Super League, il cui presidente sarà il numero uno del Real Madrid, Florentino Perez (il vice sarà Andrea Agnelli) ed hanno già nel pomeriggio di ieri tuonato con comunicati ufficiali dal contenuto duro e perentorio. Così la Uefa:La UEFA, la Federazione calcistica inglese e la Premier League, la Federazione spagnola e la Liga, la Federazione italiana e la Serie A hanno appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani starebbero pianificando l’annuncio dell’istituzione di una cosiddetta “Super League”. Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi, ma anche la FIFA e tutte le federazioni affiliate, saremo uniti nello sforzo per fermare questo cinico progetto che si fonda sugli interessi di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà. Come annunciato in precedenza anche dalla FIFA, ai club coinvolti sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l’opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali”.

Così la FIFA:La Fifa è a favore della solidarietà del calcio e di un modello equo di ridistribuzione della ricchezza che possa aiutare la crescita del calcio come sport, particolarmente a livello globale: la crescita del calcio a livello mondiale è la missione primaria della Fifa. Nella nostra visione, secondo i nostri statuti, ogni competizione – nazionale, regionale o globale – deve sempre riflettere i principi chiave di solidarietà, inclusività, integrità e equa ridistribuzione finanziaria. I governi del calcio dovrebbero impiegare ogni mezzo, legale, sportivo e diplomatico, per assicurarsi che i principi rimangano quelli. La Fifa sostiene l’unità del mondo del calcio e richiama tutte le parti coinvolte in questa accesa discussione ad un dialogo calmo, costruttivo ed equilibrato per il bene del gioco, nello spirito della solidarietà e del fair play. La Fifa farà ovviamente tutto il necessario per contribuire ad andare avanti con armonia, nell’interesse generale del calcio”.

POSSIBILI SCENARI FUTURI. E’ iniziata una guerra che può lasciare per strada morti e feriti (in senso figurato, si spera). La prima domanda che viene da chiedersi riguarda le Nazionali. Se chi partecipa alla Super League sarà bandito da ogni torneo Uefa e Fifa, si potrebbe assistere al depauperamento dell’attività delle Nazionali (che non potrebbero pescare dai club iscritti al torneo continentale) con un progressivo svilimento di Mondiali ed eventi continentali. Anche le implicazioni sui tornei nazionali potrebbero essere pesanti, mentre Champions League ed Europa League non avrebbero più troppo senso di esistere senza i club di riferimento e sarebbero immediatamente declassate a tornei di secondo piano. Difficile pensare ad un dialogo fra le parti: la nascita della Super League è un atto di rottura e l’impressione è che i club siano disposti a tutto pur di sistemare bilanci che sono al limite del disastroso in alcuni casi. Di sicuro, visti gli introiti previsti, sui partecipanti potrebbero mettere gli occhi altri fondi di investimento, oltre a quelli che già gestiscono diversi club fondatori della Super League.

 

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