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Judo, come ci si qualifica per il team event olimpico? La situazione aggiornata degli azzurri

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A meno di tre mesi dal termine del periodo di qualificazione olimpica del judo per i Giochi di Tokyo 2021, è arrivato il momento di analizzare nel dettaglio la situazione relativa alla prova a squadre mista. Si tratta di un evento inedito nella storia delle Olimpiadi, quindi c’è grande curiosità per capire quali Paesi potranno prendere parte alla competizione in quel di Tokyo.

Di fatto non esiste un limite minimo o massimo di Nazioni iscritte al team event, ma per partecipare è necessario soddisfare dei requisiti indispensabili relativi alle qualificazioni per le gare individuali. Ad eccezione del Giappone qualificato d’ufficio, ogni Paese dovrà infatti portare a Tokyo almeno 6 atleti (3 uomini e 3 donne) distribuiti equamente tra le varie fasce di peso previste.

In occasione della prova a squadre mista, le categorie tradizionali vengono accorpate e portate da 14 a 6: -57 kg, -70 kg e +70 kg tra le donne; -73 kg, -90 kg e +90 kg per quanto riguarda gli uomini. Le varie Nazioni potranno quindi partecipare al team event olimpico solo nel caso in cui dovessero riuscire ad occupare tutti e sei gli slot (da 48 a 57 kg, da 57 a 70 e così via) con almeno un atleta tramite le qualificazioni individuali.

Al momento l’Italia sarebbe virtualmente qualificata in otto categorie di peso (48, 52, 63, 70 kg femminili e 66, 73, 81, 90 kg maschili) e, di conseguenza, potrebbe anche schierare una squadra per il team event olimpico. Oltre agli azzurri, in questo momento sarebbero qualificati anche Giappone, Brasile, Canada, Francia, Germania, Israele, Mongolia, Olanda, Corea del Sud, Russia e Ucraina. 

Esclusi attualmente Paesi come Austria, Belgio, Cuba, Georgia, Polonia, Portogallo, Spagna, Turchia e Uzbekistan, che occupano solo 5 dei 6 slot richiesti per partecipare al team event. Quasi sicuramente fuori dai giochi (a meno di clamorosi colpi di scena) alcuni movimenti interessanti come quello ungherese, ma anche Azerbaigian, Kazakistan, Kosovo e Slovenia.

Foto: IJF

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