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Judo, Italia in testa al medagliere del Grand Slam di Antalya! Spedizione eccellente per gli azzurri

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Il Grand Slam di Antalya 2021 è andato definitivamente in archivio con un bilancio oltremodo positivo in chiave azzurra, anche se il percorso verso i Giochi Olimpici di Tokyo non è finito ed entrerà ulteriormente nel vivo nei prossimi due mesi con gli ultimi decisivi eventi di qualificazione. Nel frattempo però la squadra italiana può ritenersi ampiamente soddisfatta per i risultati ottenuti in Turchia, valevoli per il primo posto nel medagliere per Nazioni della manifestazione al pari del Giappone (presentatosi con cinque atleti ‘olimpici’).

Due primi, due terzi, un quinto e due settimi posti rappresentano un bottino di grande spessore sia come qualità come come profondità, per la formazione tricolore impegnata ad Antalya nel penultimo Grand Slam prima dei Giochi. Praticamente impossibile di conseguenza scegliere l’atleta copertina di questa spedizione, anche se il derby azzurro nella finale dei -48 kg femminili ha scritto una nuova indelebile pagina di storia del judo azzurro. 

Francesca Milani e Francesca Giorda, dopo aver rincorso il sogno olimpico per quasi tre anni, sono riuscite finalmente ad entrare virtualmente in zona qualificazione diretta (nello stesso giorno) grazie ad una prestazione di altissimo livello, disputando la prima finale tutta italiana in un Grand Slam (torneo istituito dall’IJF nel 2009). La romana si è aggiudicata l’intera posta in palio, avendo la meglio sulla piemontese in un match dominato dalla tensione e avvicinando il pass per Tokyo, ma la situazione di classifica resta ancora aperta quando mancano un massimo di tre gare da disputare prima della deadline del 28 giugno.

Qualificazione a cinque cerchi ormai blindata invece nei 73 kg da parte di Fabio Basile, campione olimpico in carica dei 66 kg, protagonista di un percorso superlativo che lo ha visto trionfare per la prima volta in carriera in un Grand Slam. Il nativo di Rivoli si è riscattato dopo un avvio di stagione sottotono ed è riuscito finalmente a sprigionare tutto il suo talento, infliggendo un ippon dopo l’altro con un judo spettacolare fino al rocambolesco successo in finale sul padrone di casa turco Bayram Kandemir.

Risultato importante in una giornata difficile per Christian Parlati, capace di raggiungere l’atto conclusivo dei -81 kg (perdendo la finale con il n.4 al mondo Albayrak) senza brillare particolarmente rispetto a quanto fatto vedere un mese fa a Tashkent. Il 23enne napoletano in ogni caso ha messo in ghiaccio il biglietto per il Paese del Sol Levante, avendo la meglio in semifinale sull’amico-rivale Antonio Esposito (poi 5°) in un emozionante derby in salsa partenopea.

Da segnalare tra le note liete anche i primi quarti di finale nel World Tour di Martina Castagnola (52 kg) e Veronica Toniolo (57 kg), entrambe alla seconda apparizione in un Grand Slam rispettivamente ad anni 21 e 17. Torneo negativo in prospettiva olimpica per Maria Centracchio, Nicholas Mungai (reduce una settimana prima dalla finale di Tbilisi) e Alice Bellandi, tutti chiamati ad ottenere almeno un risultato di peso tra Europei, Kazan e Mondiali per garantire all’Italia otto pass individuali e la presenza nella gara a squadre di Tokyo.

Foto: IJF

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