Ciclismo

Liegi-Bastogne-Liegi 2021: un buon Davide Formolo, ma da gregario. Moscon ignorato dalla Ineos

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Davide Formolo era l’unico azzurro ad avere chance di essere protagonista alla Liegi-Bastogne-Liegi 2021 e, pur correndo da gregario di Tadej Pogacar, il veronese non ha deluso. L’alfiere della UAE Team Emirates, insieme al compagno di squadra Marc Hirschi, è stato fondamentale nel rompere i cambi nel plotone all’inseguimento dei battistrada, tra i quali vi era anche l’appena citato Pogacar.

Formolo ha chiuso la Doyenne al sedicesimo posto, a nove secondi dai primi, e il suo lavoro è stato ripagato da Pogacar, il quale ha battuto Alaphilippe in volata e ha fatto sua la più antica tra le gare World Tour. Davide, che su queste strade fu secondo due anni fa, sembra essere ormai totalmente devoto alla causa di Pogacar, il quale è, al momento, il miglior corridore al mondo. In futuro, però, potrà avere altre opportunità, magari sfruttando proprio il fatto di avere un compagno come Tadej che ha sempre tutti gli occhi puntati addosso.

In casa Italia, ad ogni modo, c’è anche un rimpianto importante, ovvero non aver visto Gianni Moscon al via della Doyenne. La Ineos ha inasprito la corsa sulla Redoute ed è stata protagonista prima dell’inizio dell’ultima erta presente nel tracciato, la Roche-aux-Faucons. Nel momento in cui si è decisa la corsa, però, il sodalizio britannico si è sciolto come neve al sole. Con Pidcock assente, il ruolo di finalizzatore spettava a Kwiatkowski, ma come ormai gli accade praticamente sempre, il polacco non è stato all’altezza dei migliori.

Viene da chiedersi, a questo punto, se non fosse stato meglio avere un ulteriore carta di qualità quale Gianni Moscon nel mazzo. E’ vero che il trentino ha fatto il diavolo a quattro in un Tour of the Alps ove la concorrenza non era certamente quella della Doyenne, però già in passato Gianni ha dimostrato di poter tenere testa anche a corridori del rango di Alaphilippe. Rinunciare a Moscon, nel momento in cui Pidcock ha annunciato il suo forfait, è stata una mossa che farà discutere a lungo.

Foto: Valerio Origo

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