MMA
Marvin Vettori: “MMA semplice violenza? Chi lo pensa è bigotto. La sfida con Holland è un grande evento”
Marvin Vettori si avvicina al grande match contro Kevin Holland, main event della Fight Night targata UFC prevista per sabato 10 aprile. Il fighter italiano avrà l’onore di salire sull’ottagono per essere protagonista dell’evento più importante, lo farà per seconda volta dopo che lo scorso 5 dicembre sconfisse il quotato svedese Jack Hermansson. Il trentino è l’attuale numero 6 del ranking dei pesi medi e affronterà lo statunitense (numero 10) in un incontro di lusso per la MMA, cruciale per le ambizioni del nostro portacolori: dovrà vincere per continuare a sognare di combattere per il titolo mondiale.
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Il 27enne ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN, soffermandosi sul suo essere il riferimento italiano nelle arti marziali miste: “Con gli obiettivi che mi sono dato, con il percorso e con i fighter che ho aiutato e soprattutto con la speranza dell’ispirazione che posso aver dato a chi vuole iniziare a fare MMA adesso e anche in futuro, penso di essere quello che ha fatto di più, senza contare l’esposizione che ho dato a questo sport e quella che gli darò in futuro“.
Per il nativo di Mezzocorona la MMA è una scuola di vita: “Chi vede le MMA e gli sport da combattimento come semplice violenza è un bigotto oltremodo. La violenza è l’abuso di potere, in questo sport due persone allenate e consapevoli salgono sull’ottagono e si mettono in gioco, senza contare che è uno sport con regole e limitazioni che gli atleti devono seguire“.
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Marvin Vettori ha parlato anche della fama avuta dopo la vittoria contro Harmansson: “A me come atleta hanno formato sia a livello umano che sportivo, pratico da quando ho 16 anni e sono cresciuto a pane e MMA, mi hanno formato sotto tanti punti di vista: disciplina, costanza, sacrificio, superare gli ostacoli e molto altro. La mia vita a livello di fama non è cambiata perché io sono sempre uguale, non cambierò mai. Mi comporto allo stesso modo sia con una persona “normale” che con il rapper più famoso d’Italia, li rispetto entrambi e allo stesso modo e se mi rompono li mando a f**** allo stesso modo, se una persona a pelle mi sta simpatica e si comporta bene per me non fa differenza chi sia. Da parte degli altri sì, vengo riconosciuto di più e mi fermano di più spesso per strada per dire“.
Il lottatore italiano ha poi concluso: “A livello lavorativo invece ci sono più opportunità, inoltre posso portare più visibilità al mio sport e al mio percorso in generale. E poi sono contento perché finalmente c’è un po’ più di attenzione e supporto. Il mio match con Hermansson è stato l’evento di MMA più importante di sempre con un italiano protagonista? Si, ma verrà superato da quello contro Kevin Holland“.