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Masters 1000 Miami 2021, Jannik Sinner-Bautista Agut: statistiche, numeri e precedenti
Tra poche ore Jannik Sinner sarà impegnato nella sua prima semifinale in carriera in un Masters 1000, quello di Miami. Appena alla terza volta in un torneo di questa categoria, nonché prima lontano dal Foro Italico di Roma, l’altoatesino arriva con notevole fiducia alla sfida con Roberto Bautista Agut per due motivi: il percorso e il precedente di Dubai.
Sinner, infatti, ha già avuto a che fare con l’iberico, numero 12 del ranking ATP, nel 500 degli Emirati Arabi Uniti, estromettendolo agli ottavi per 6-4 3-6 7-5. Un confronto, quello, che ha dimostrato una volta di più come il diciannovenne attualmente numero 3 d’Italia sia già perfettamente in grado di vedersela con giocatori che gravitano attorno alla top ten, anche grazie a quella solidità mentale già ormai ampiamente riconosciuta, e ormai simboleggiata dal celebre “You’re not human” di Alexander Bublik, dopo che il kazako si è dovuto arrendere ai quarti in Florida.
Un dato senza dubbio interessante riguarda il percorso di Sinner fino ad ora nel torneo. Nei confronti precedenti, infatti, anche i numeri dicono quanto sia spesso stato lui a fare la partita, invece del suo avversario: fatto salvo il primo turno con Gaston, il rapporto vincenti-errori gratuiti contro Khachanov è stato di 32-44 (25-35 quello del russo), di 20-23 contro Ruusuvuori (11-21 quello del finlandese) e di 36-30 (24-28 quello dell’imprevedibile kazako). Numeri che rispecchiano, per certa misura (a volte non completamente, ma non ci si allontana di troppo), le capacità del miglior classe 2001 in circolazione di dare la propria impronta agli incontri.
Qualche altro pezzo di storia può essere raggiunto: sesto italiano in una semifinale di un 1000 (o categorie identiche di epoche precedenti, cioè i Super 9 1990-1999 e i Masters Series 2000-2008), Sinner può diventare il secondo, dopo Fabio Fognini a Montecarlo 2019, a spingersi oltre. Andrebbe inoltre a porsi nel ruolo di quinto solitario per numero di vittorie nel 2021, 14, in una classifica che vede al comando il russo Andrey Rublev.
A prescindere dal nome del vincitore del torneo, e dunque in questo caso che sia Sinner o un altro la storia non cambia, avremo un nuovo campione 1000 a Miami: l’ultima volta che è successa una cosa simile, John Isner ha dato l’addio a Crandon Park con la più bella soddisfazione della sua carriera.
In più, l’altoatesino ora fa parte dell’esclusivo club di otto teenager (intesi come sotto i 20 anni) che si sono spinti fino al penultimo atto in Florida. Dei sei restanti, due sono attualmente in giovane età (il canadese Felix Auger-Aliassime e il canadese Denis Shapovalov), gli altri sono stati, in questo ordine, Andre Agassi (1990), Lleyton Hewitt (2000), Rafael Nadal (2005), Novak Djokovic, Andy Murray (2007 per entrambi). Elemento in comune? Tutti numeri uno futuri.
Foto: LaPresse