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Masters 1000 Miami 2021: Jannik Sinner si arrende in finale, Hubert Hurkacz vince in Florida

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Hubert Hurkacz è il 18° vincitore nella storia del Masters 1000 di Miami. Il polacco batte con il punteggio di 7-6(4) 6-4 Jannik Sinner in quella che, per entrambi, è stata la prima finale a questo livello nella loro carriera. Un’ora e 43 minuti servono al giocatore nato a Wroclaw per avere ragione dell’altoatesino: è il primo uomo del suo Paese a vincere un Masters 1000, dopo che Jerzy Janowicz aveva sfiorato l’obiettivo a Parigi-Bercy nel 2012. Per entrambi decisa scalata nel ranking mondiale: il vincitore diventa numero 16 ATP, lo sconfitto numero 22.

Come spesso accaduto nella settimana, Sinner parte a rilento, tentennando nel suo primo turno di battuta e concedendo, con un doppio fallo, due palle break. La seconda è quella con cui Hurkacz va sullo 0-2, approfittando di un rovescio largo. Dopo qualche game relativamente tranquillo, per l’azzurro arriva la chance sull’1-3: arriva il 30-40, e con la risposta nei piedi si riprende il maltolto. Sinner, ad ogni modo, è un po’ più in difficoltà rispetto al polacco quando serve, e anche sul 3-4 deve salvare un’altra palla break con la prima vincente. Sul 5-5 è un gran rovescio lungolinea a dare una nuova opportunità all’altoatesino, che approfitta del temporaneo malfunzionamento della prima di Hurkacz per farsi aggressivo. Il rovescio del polacco in rete significa 6-5 Sinner, che però gioca malissimo il dodicesimo game: il set finisce al tie-break, nel quale il giustiziere di Tsitsipas e Rublev approfitta di vari errori in misura del suo avversario per arrivare fino al 2-6. Sinner riesce a risalire fino al 4-6, ma il polacco fa buona guardia in quello che è l’ultimo punto del gioco conclusivo, che vede l’azzurro sbagliare dopo uno scambio interminabile e dare il parziale a Hurkacz.

Il momento difficile di Sinner prosegue nel secondo set, un po’ per un proprio calo dovuto alle conseguenze di quanto accaduto pochi minuti prima, un po’ perché dall’altra parte della rete indietro ritorna tutto. Arrivano così due break abbastanza rapidi, e per Hurkacz lo 0-4 sembra un angolo di paradiso con annesse chance anche per lo 0-5. Una volta tenuto il servizio nel quinto game, l’altoatesino approfitta a sua volta di un passaggio a vuoto del suo avversario, che inizia a sbagliare di più. Quasi alla stessa velocità dello 0-4 arrivano tre giochi di fila per un Sinner che anche dal linguaggio del corpo appare più convinto. L’azzurro è però sfortunato sul 3-4 30-30, perché il nastro gli respinge il rovescio a campo aperto che gli sarebbe valso l’opportunità del 4-4. Quando Hurkacz va a servire per il match è aggressivo nei primi due punti, ma Sinner recupera fino al 30-30 e poi gioca una gran risposta profonda, ma sbaglia malamente il dritto dal centro che vale il match point per il polacco. Uno scambio lungo e un ultimo errore di pochi centimetri dell’azzurro significano primo Masters 1000 in carriera e numero 16 del mondo per il ventiquattrenne di Wroclaw.

Al di là di un tipo di gioco che inevitabilmente esalta la solidità di Hurkacz contro la vena offensiva di Sinner che lo porta a volte a sbagliare un po’ più del dovuto, da segnalare un rendimento di poco migliore al servizio da parte del polacco: 71% di prime in campo e 69% di punti vinti proprio con la prima da parte di quest’ultimo, mentre per l’azzurro nelle stesse voci si parla di 60% e 55%.

Foto: LaPresse

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