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Masters Augusta 2021: Hideki Matsuyama conquista la Green Jacket dopo un finale molto emotivo. 52° Francesco Molinari

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Hideki Matsuyama vince l’edizione 2021 del Masters all’Augusta National. Primo trionfo Major per il giapponese, che in un finale molto emotivo per un attimo rischia di complicarsi di molto la vita dopo aver guidato con sei colpi di vantaggio, ma si riprende e chiude a -10, un colpo sopra il par nella giornata odierna. Ed il putt per il bogey, ormai per nulla problematico, lo vede reagire con una calma dietro la quale nasconde lacrime che presto scorrono sul volto del secondo asiatico a vincere uno dei quattro tornei maggiori, oltre che primo del suo Paese. Questo successo lo porta al numero 14 dell’OWGR, qualificandolo di diritto tra i grandi di questo sport a 29 anni da poco compiuti.

Eppure, come detto, a un certo punto la vittoria di Matsuyama sembra in pericolo. Questo perché alla 16 la situazione, dopo un doppio bogey alla 15 causato da un primo colpo troppo potente e finito sia oltre il green che in acqua, vede il giapponese a -12 e l’americano Xander Schauffele a -10, proveniente da una serie di sei birdie consecutivi. Nella celebre buca con uno degli ostacoli d’acqua più importanti del percorso, però, è improvvisamente l’inseguitore a trovarlo in pieno con un tee shot troppo corto, il che regala direttamente la tranquillità che serve a Matsuyama per chiudere senza problemi.

Il secondo posto, peraltro, va a prenderselo un ottimo Will Zalatoris (che diventa numero 27 del mondo), che lo sigilla con un gran putt lungo alla 18 che ne definisce la nuova statura di giocatore che può ritagliarsi un bel posto nell’elite mondiale. Il suo -9 lo porta a precedere di due colpi sia Schauffele che Jordan Spieth, per una parte rimanente del podio tutta americana a -7. Tuttavia, il migliore di oggi è lo spagnolo Jon Rahm, che con il -6 odierno e di torneo chiude quinto assieme all’australiano Marc Leishman.

Conclude settimo da solo l’inglese Justin Rose, con un +2 sullo score finale odierno e -5 su quello effettivo, ma con la chicca del putt lunghissimo per il birdie alla 18 che gli consente di precedere l’americano Patrick Reed e il canadese Corey Conners, che ricorderà questo torneo per la buca in uno del terzo giorno, a -4. L’australiano Cameron Smith e lo statunitense Tony Finau terminano il torneo decimi a -3.

Crollo verticale di Francesco Molinari, che parte male e finisce peggio con il +9 di giornata, di gran lunga il peggior giro odierno: chiude così al 52° posto, cedendone ben 31 rispetto alla posizione che occupava nella giornata di ieri.

Uno sguardo, infine, al ranking mondiale, che cambia davvero poco: svanita la chance di Justin Thomas (che sarebbe diventato leader con la vittoria, ma ha chiuso 21° pari con il par assieme a Phil Mickelson e al norvegese Viktor Hovland) nei confronti di Dustin Johnson, l’unico movimento in top ten è il sorpasso di Schauffele su Bryson DeChambeau.

Foto: LaPresse

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