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Masters1000 Miami: Jannik Sinner sconfitto, ma è solo una tappa di passaggio
Non è stato il giorno di Jannik Sinner, ma di Hubert Hurkacz quello di Miami, in Florida. Nella prima Finale di un Masters1000 in carriera Jannik non centra l’obiettivo e deve arrendersi al polacco, bravo con la sua solidità a spuntarla al cospetto di Sinner che, contrariamente a quanto si è detto in questi giorni, è umano e non ha trovato quelle soluzioni nei momenti topici come era accaduto in altre circostanze.
Troppi errori quelli commessi da Jannik (39 e soli 14 vincenti). Una prestazione sottotono che fa parte di un percorso di crescita che l’altoatesino sta affrontando con grande determinazione e che in breve tempo l’ha proiettato al termine di questa settimana fantastica a essere in top-25 nel ranking.
Gli aspetti del gioco da migliorare sono molti: dalla continuità al servizio, alle variazioni. Sono proprio questi aspetti che possono confortare, trattandosi di un tennista in costruzione e già in grado di spingersi molto in là. L’ha sempre detto il suo tecnico Riccardo Piatti: progetto triennale e 150 partite da mettere nel proprio bagaglio per capirci qualcosa. Alla fine della fiera non si è neanche a metà della via maestra e pertanto in Florida sono tante le cose ottime che Jannik ha regalato.
Da questo di vista, si dovrà partire per iniziare la stagione sulla terra, acquisendo esperienza e sempre più coscienza di sé. La sensazione è quella dell’appuntamento solo rimandato, anche guardando allo storico: sono solo due le sconfitte in finale a livello ATP (Challenger e Tour) per l’altoatesino dopo quella subita ad Ostrava nel 2019. Gli possiamo perdonare questa battuta d’arresto?
Foto: LaPresse