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Masters1000 Montecarlo, Lorenzo Musetti deve arrendersi alla potenza di Karatsev: il russo vince in due set sotto la pioggia

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Niente da fare per Lorenzo Musetti. L’azzurrino, classe 2002, deve arrendersi al primo turno del Masters1000 di Montecarlo al cospetto della potenza a tratti devastante del russo Aslan Karatsev (n.29 del mondo). Il semifinalista degli Australian Open 2021 ha letteralmente investito coi suoi colpi da fondo il toscano che poco ha potuto rispetto a un giocatore ora come ora decisamente più forte. Il 6-3 6-4 è un premio più alla tenacia di Musetti nel cercare di contrapporsi alla maggior “cilindrata” del russo. Un match sospeso per quasi cinque ore dal momento che nel Principato la pioggia è stata protagonista, obbligando gli organizzatori a prendere delle contromisure d’emergenza date le circostanze.

Nel primo set si capisce fin da subito che sarà una partita di sofferenza per Lorenzo: servizio ceduto a zero nel primo gioco e poco da fare al cospetto del russo che con irrisoria facilità gioca sulle righe. Musetti è costretto nel terzo game ad annullare quattro palle break, sfruttando qualche errore del suo avversario che tira sempre a tutto braccio. La pioggia arriva e l’azzurrino si costruisce quattro palle del contro-break nel sesto game, ma non le sfrutta anche per meriti del rivale. Nel settimo gioco, concluso in favore dell’italiano, arriva l’interruzione per pioggia. Si riprende nel pomeriggio monegasco e Karatsev mette in campo il suo repertorio e il 6-3 arriva puntuale senza possibilità d’appello.

Nel secondo set il canovaccio tattico non cambia: Musetti tenta di scambiare, ma la differente velocità di palla, associata alla posizione in campo dell’italiano (troppo distante dalla riga di fondo), sono aspetti che il russo sfrutta a proprio vantaggio. Il n.84 del mondo ha il merito di resistere al pressing del suo avversario, mettendo in mostra delle buone doti caratteriali, come nel quarto game quando rimonta dallo 0-40. La sensazione, però, è che sia solo questione di tempo e infatti la mannaia si abbatte nel decimo gioco quando poco può l’azzurrino rispetto a un tennista che tira troppo forte e sulle righe (6-4).

Dalle statistiche emergono tutte le difficoltà dell’italiano: il 47% dei punti vinti con la seconda di servizio e il 30% con la risposta alla seconda di Karatsev. Una lezione da cui apprendere.

Foto: LaPresse

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