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MotoGP, Francesco Bagnaia da 11° a 2°. Rimonta da sogno e un pensierino al Mondiale

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Francesco Bagnaia quest’oggi ha disputato una gara splendida. Il piemontese della Ducati ha concluso il Gran Premio del Portogallo in seconda posizione nonostante sia dovuto partire dall’undicesima casella. Proprio per questo aumenta in maniera esponenziale il rammarico per la sfortuna di essere incappato in una bandiera gialla durante il giro lanciato che ieri, in qualifica, gli avrebbe regalato la pole position, poi cancellata. Tuttavia Pecco ha dato dimostrazione di grande maturità, armandosi di santa pazienza e rimontando con intelligenza sino alla piazza d’onore.

Per quanto visto durante le prove libere, Fabio Quartararo era indiscutibilmente il grande favorito e il francese non ha tradito le attese. Cionondimeno, la gara di oggi avrebbe potuto avere una storia completamente diversa se Bagnaia fosse scattato in prima fila, assieme al francese, anziché a centro gruppo. Con ogni probabilità, il ventiquattrenne della Ducati avrebbe potuto sfidare ad armi pari il transalpino per la conquista del successo di giornata. Peccato che le bandiere gialle abbiano letteralmente perseguitato l’italiano, compromettendone le qualifiche. Inutile piangere sul latte versato, quanto accaduto a Bagnaia è ineccepibile a norma di regolamento e va semplicemente considerato una circostanza sfavorevole. Al contempo, non c’è nessuna controprova che Pecco avrebbe vinto se fosse partito dalla pole. Forse, sarebbe arrivato comunque secondo, visto che Quartararo oggi è stato ingiocabile e chi ha provato a tenerne la scia è finito a gambe all’aria. Citofonare ad Alex Rins per informazioni al riguardo.

Al di là del risultato in sé, in ogni caso ottimo perché Francesco ha eguagliato il suo career best nella classe regina, quello che è piaciuto del ducatista sono state la sua tranquillità e la sua concretezza. Conscio di essere dotato di un altissimo potenziale, non ha cercato di strafare nelle fasi iniziali, ma ha fatto di necessità di virtù, aspettando sempre il momento propizio per scavalcare chi aveva davanti, evitando di stressare troppo i suoi pneumatici. Inoltre, in una giornata in cui si sono visti tanti errori, Bagnaia non ha sbagliato quasi nulla, a eccezione di un “lungo” alla prima curva rivelatosi ininfluente nell’economia della sua gara. Insomma, una prestazione da “dieci e lode” che apre scenari inaspettati per il prosieguo della stagione.

Già, perché adesso Pecco è secondo anche nella classifica iridata, staccato di 15 punti proprio da Quartararo. Due podi e un sesto posto in tre round sono un viatico eccellente in un momento storico in cui la continuità è merce rara nella MotoGP. Per di più, il ventiquattrenne piemontese può recriminare contro la sorte (le bandiere gialle di sabato) e contro sé stesso per la gestione di gara nel GP del Qatar, durante il quale è stato troppo aggressivo e ha pagato dazio nel finale. Un errore dal quale però ha tratto insegnamento, come testimoniato dalla prova odierna. Quel genere di sbagli che servono per crescere e maturare. A inizio stagione nessuno chiedeva a Bagnaia di lottare per il titolo e nessuno glielo chiede neppure ora. Lui sembra letteralmente in una fase di apprendistato per diventare, in futuro, un Campione del Mondo. Quanto sia lontano quel giorno nessuno può dirlo, ma dopo il GP del Portogallo (e i due di Losail) un pensierino al titolo potrebbe anche essere fatto. Dopotutto, chi avrebbe scommesso un centesimo su Joan Mir dopo i primi tre appuntamenti del 2020? In tal senso Francesco è il più classico degli outsider, se poi in tempi brevi dovesse arrivare anche la prima vittoria, ci sarebbe da leccarsi i baffi, perché la pressione sarebbe tutta su chi, per quel titolo, è considerato il favorito.

Foto: MotoGPpress.com

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