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MotoGP, i promossi e bocciati del GP di Doha. Francia sugli scudi, Bagnaia non salva un’Italia boccheggiante

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Tempo di valutazioni e di bilanci al termine del GP di Doha, secondo round del Mondiale 2021 di MotoGP. Sul tracciato di Losail sono arrivate delle risposte sugli equilibri in pista e vale la pena valutare quali siano i promossi e i bocciati della prova in terra qatariana.

PROMOSSI

FABIO QUARTARARO: vince e convince. Il francese ha letto perfettamente il contesto agonistico, gestendo saggiamente le gomme e venendo fuori alla distanza. Un approccio molto simile a quello del compagno di team Maverick Vinales della settimana precedente che stavolta ha favorito il transalpino.

JOHANN ZARCO: secondo podio consecutivo per il francese e questo è un dato diverso dal solito. L’esperienza in Ducati Pramac sembra fare piuttosto bene a Johann che con la Rossa a Losail ha guidato da Dio. Doppietta transalpina servita.

JORGE MARTIN: un terzo posto dal sapor di vittoria. Lo spagnolo non è potuto salire sul gradino più alto del podio, ma si merita grande considerazione per il suo status di rookie della categoria: realizzare la pole e ricordare cosa avesse fatto Casey Stoner con quella moto era già qualcosa di speciale. Il podio ha rappresentato la ciliegina sulla torta.

ALEX RINS: un quarto posto dal duplice significato per l’iberico. Il non essere riuscito a centrare la top-3 non entusiasma, ma nel confronto diretto con il compagno di squadra Joan Mir c’è stata una supremazia. Pertanto la valutazione è doverosamente positiva per quanto la pista ha detto.

BOCCIATI

MAVERICK VINALES: si sono ribaltati un po’ i ruoli con Quartararo. Se una settimana fa il francese non era piaciuto all’esordio, allo stesso modo il quinto posto del Top Gun nel GP di Doha non può soddisfarlo. I confronti corpo a corpo non lo vedono vincente e in un contesto così equilibrato è una pecca non trascurabile.

FRANCESCO BAGNAIA: un sesto posto non è certo un risultato da buttare, ma sulla pista per eccellenza favorevole alla Ducati non va bene. Il pilota italiano ha cercato un approccio più conservativo per non avere gli stessi problemi con le gomme. Una strategia che stava sortendo gli effetti sperati, prima che un errore in frenata gli facesse perdere terreno. Un’occasione mancata.

JOAN MIR: nervoso e poco lucido nel gestire il confronto con Jack Miller. Ha finito alle spalle di Alex Rins e a 4.8 dalla vetta. Non il risultato che sperava il maiorchino, desideroso di un risultato decisamente diverso.

JACK MILLER: ancora un nono posto a Losail e ancora un’insufficienza. Troppo poco concreto l’australiano in sella alla GP21 e il duello rusticano con Mir non ha certo aiutato. L’aussie, dunque, chiude la doppietta qatariana con ben poca soddisfazione, rafforzando l’idea di un pilota tanto veloce quanto poco affidabile.

FRANCO MORBIDELLI: diciottesimo in gara-1 e dodicesimo in gara-2. Losail è stata avarissima di soddisfazioni per il “Morbido” che si è perso come tutto il Team Petronas, non capendo in che direzione si stesse andando. L’handicap di una M1 Spec-A si fa sentire e il confronto con il team-mate Valentino Rossi e i compagni di marca non c’è avendo un materiale tecnico diverso.

VALENTINO ROSSI: niente da fare. Partito ventunesimo, la chiosa del “Dottore” è stata in sedicesima piazza a 14.246 dalla vetta. Spiace vederlo così in difficoltà con una M1 che invece dà gioia ad altri. In buona sostanza, si ripete quanto visto precedentemente, ovvero una difficoltà cronica nel portare al limite una moto che sembra lontana anni luce da quello che vorrebbe Rossi. Nello stesso tempo, il ritmo degli altri è indiavolato e lui fa fatica anche per questo.

Credit: MotoGP.com Press

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