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MotoGP, Jerez si piega alla Dorna e accetta la “rotazione”. Dall’anno prossimo solo 3 GP tra Spagna e Portogallo?

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Il Motomondiale si appresta a cambiare volto e a diventare meno ispano-centrico. Questa è la volontà della FIM e della Dorna, che stanno pianificando il futuro del campionato iridato a due ruote cominciando proprio dalla penisola iberica. L’obiettivo dichiarato è quello di avere un massimo di 3 Gran Premi a stagione tra Spagna e Portogallo, fatto che nel recente passato ha generato una levata di scudi da parte degli organizzatori spagnoli. Cionondimeno, il fronte è sempre meno unito, come dimostra il fatto che Jerez de la Frontera abbia firmato un accordo sino al 2026, che prevede però di organizzare “solo” tre edizioni del GP di Spagna.

L’annuncio è stato effettuato proprio in prossimità della gara prevista in Andalusia settimana prossima. Mamen Sanchez, sindaca di Jerez de la Frontera, ha dichiarato alla stampa che il nuovo contratto prevede che il comune da lei governato ospiti il Gran Premio di Spagna nel 2022, 2023 e 2025. “Avremmo potuto restare fuori dai giochi” – ha spiegato la prima cittadina – “oppure garantirci la gara in almeno tre stagioni. Non ci sono state poste molte alternative, o si firmava questo accordo, oppure non avremmo più fatto parte del Motomondiale. Jerez è, dunque, la seconda località ad accettare la rotazione dopo Valencia. Il fronte conservatore si riduce, quindi, solo a Barcellona, Aragorn e Portimao (si parla infatti di tre gare all’anno nella penisola iberica, non in Spagna in senso stretto).

È quasi incredibile pensare a uno scenario del genere, soprattutto considerando come nel 2020 sconvolto dal Covid-19 ben 8 gare su 14 si siano disputate tra Spagna e Portogallo! Eppure non va dimenticato come, prima dell’esplosione della pandemia, Carmelo Ezpeleta fosse stato chiarissimo. L’obiettivo è quello di avere un calendario di 22 Gran Premi a partire dal 2022, inserendo quanti più Paesi possibile. In questo 2021 sono programmate 19 gare, di cui 5 nella penisola iberica, ma la situazione è destinata a cambiare quando l’emergenza Covid verrà meno.

Argentina e Stati Uniti, attualmente “rinviati” per il 2021, sono considerati comunque presenze fisse in calendario. Per il 2022 è previsto il ritorno sia del Gran Premio del Brasile che di quello di Indonesia. Inoltre nel 2023 si programma l’ingesso dell’Ungheria. In tutto questo, non va dimenticato come anche la Repubblica Ceca, esclusa dal programma 2021, possa rientrare in gioco. Ecco perché si vuole ridurre a 3 il numero di gare iberiche. Chiaramente la fattibilità di alcuni progetti è tutta da verificare, quindi non si può escludere che i tracciati spagnoli momentaneamente “in panchina” di anno in anno possano tornare come recuperi se qualcuna delle tappe designate dovesse andare a gambe all’aria.

Foto: Shutterstock

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