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MotoGP
MotoGP, le 5 risposte attese dal GP di Doha 2021. Sarà ancora Yamaha contro Ducati? La Suzuki sorprenderà ancora?
Siamo ormai ai nastri di partenza del secondo fine settimana di gare in quel di Losail. Dopo il Gran Premio del Qatar, gara d’esordio del Mondiale MotoGP 2021, si rimane in loco per il Gran Premio di Doha. Una doppietta a sette giorni di distanza è sempre un banco di prova non da poco per team e piloti. Gli spunti di interesse, ovviamente, non mancheranno. Andiamo quindi ad indagare sulle cinque domande più importanti di questo secondo weekend di gare.
1 La Yamaha ufficiale sarà pronta ad un successo-bis?
Lo si era visto già nei test pre-stagionali, ma il primo weekend di gare di Losail lo ha confermato: la M1 del team ufficiale è, al momento, la moto da battere. Vincere, di forza, su un tracciato come quello qatariota (dove il motore fa la differenza) significa che a Iwata hanno lavorato, alla grande, su tutti gli altri aspetti. La vittoria di Maverick Vinales, l’unico a gestire bene ogni dettaglio, è una perle in questo avvio di stagione. Lo spagnolo ci riprova ed è il favorito per il Gran Premio di Doha, ma attenzione a Fabio Quartararo, pronto a rifarsi dopo un quinto posto iniziale che, di sicuro, non lo ha fatto sorridere troppo.
2 La Ducati riuscirà a spuntarla in gara-2?
La pattuglia di Borgo Panigale partiva con la chiara intenzione di dettare legge nel Gran Premio del Qatar. La super-pole position di Francesco “Pecco” Bagnaia aveva confermato questo assunto, ma la gara ha visto la variabile Maverick Vinales a rovinare i piani. Johann Zarco e il nostro portacolori sono saliti sul podio, con Jack Miller deluso e deludente al nono posto, un gradino davanti al rookie Enea Bastianini (con la GP19). In questo secondo capitolo la Ducati vuole il riscatto. La potenza del motore bolognese può, e deve, fare la differenza e la voglia di rifarsi sarà immensa. Non vincere nemmeno uno dei due capitolo qatarioti sarebbe uno smacco non da poco, in uno dei tracciati favoriti della moto di Borgo Panigale.
3 La Suzuki potrà piazzare la zampata giusta?
“Attenzione alla Suzuki”. Questo dev’essere un mantra per ogni scuderia avversaria. Lo si era visto già l’anno scorso, ma la conferma è arrivata già dalla prima gara. Come la GSX-RR, a livello di gestione di gomme, non c’è nessun’altra moto. Da metà gara in avanti il passo messo in mostra da Joan Mir ed Alex Rins è costante e invidiabile. La moto nipponica recupera alla grande e, come nel caso del campione del mondo, sfiora addirittura un secondo posto su un tracciato ben poco “amico”. Se la scuderia di Hamamatsu saprà migliorare sabato in qualifica sarà davvero uno “spauracchio” in gara. Per cui “Attenzione alla Suzuki”.
4 Il team Yamaha Petronas sarà in grado di risolvere i problemi?
Sicuramente l’esordio stagionale per il secondo team Yamaha è stato da incubo. Valentino Rossi 12°, Franco Morbidelli addirittura 18°. Sogni di gloria, quindi, già messi in archivio? I due piloti hanno riscontrato problemi pesanti. Il “Dottore” ha ammesso di avere perso il grip nella gomma posteriore dopo soli 4 giri, mentre “Franky” ha avuto un guaio all’ammortizzatore posteriore già prima del via. I rispettivi risultati sono stati una logica conseguenza. Servirà una scossa immediata. Per il nove volte campione del mondo bisognerà trovare un rimedio alla solita grana della gomma posteriore (con un passo gara migliore) mentre il romano chiede solo una moto senza problemi, per far vedere davvero il suo reale valore.
5 Vedremo novità rispetto al primo capitolo?
Un anno fa il Mondiale MotoGP 2020 ha vissuto ben 5 doppiette. Quello che si era visto in gara-1, quasi mai lo si è rivisto anche nel secondo appuntamento. Anzi. Solamente Fabio Quartararo a Jerez era stato in grado di vincere in entrambi i casi. Nel complesso, comunque, chi aveva faticato nel primo episodio, si era poi ripreso nel secondo. Sarà così anche a Losail? Tra cinque giorni di test e primo GP stagionale, ormai piloti e scuderie non hanno grosse chance di rivoltare come un calzino le proprie moto. Vedere, per esempio, Honda o KTM risollevarsi in maniera clamorosa sarà assolutamente complicato. Scommettere su un nuovo duello Ducati-Yamaha, invece, appare come una logica conseguenza di quanto detto sopra.
Credit: MotoGP.com Press