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MotoGP, Luca Marini: “Dicono che sia un diesel? Aver sfiorato la Q2 spiega come sappia essere anche istintivo”

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Luca Marini affila le armi in vista del Gran Premio di Doha 2021 della MotoGP. Il portacolori del team Ducati Sky VR46 Esponsorama, dopo un primo weekend di assestamento, ha messo in mostra una crescita importante nel secondo appuntamento della stagione. Nelle qualifiche di ieri, per esempio, ha sfiorato l’approdo alla Q2. Non un aspetto di poco conto.

Un risultato mancato solamente per una manciata di millesimi che, da una parte mette in mostra un Luca Marini rapido nell’apprendere la nuova moto e la top class, dall’altra potrebbe avere lasciato un po’ di amaro in bocca al nativo di Urbino. “Sarebbe stato bello raggiungere la mia prima Q2 – spiega a Speedweek – ma sarebbe stato solo un risultato parziale, perchè dal mio punto di vista sarebbe cambiato poco a livello di griglia di partenza. Fare meglio dell’undicesimo posto sarebbe stato impossibile, dato che Franco Morbidelli è decimo in 1:53.7, un tempo che non avrei raggiungo facilmente”.

Luca Marini è sempre stato considerato un pilota che ama crescere un passo alla volta senza forzare. Questa buona qualifica potrebbe significare che stia bruciando i tempi? “Non è una domanda semplice alla quale rispondere. Non so se mi posso definire un diesel, di sicuro se mi sento bene con la mia moto, le gomme e la situazione generale, posso essere anche istintivo e esplosivo. Al momento sono in cerca dei dettagli per avvicinarmi alla perfezione”.

Cosa attendersi dalla gara? “Vedremo, le condizioni della pista cambiano sempre in gara, quindi il feeling con le gomme è differente. Non sappiamo con certezza come saranno vento e umidità, due fattori importanti in MotoGP, dato che tutto è molto più sensibile. Dal mio punto di vista sento di avere compiuto un passo in avanti rispetto a sette giorni fa, proverò ad avere un ritmo migliore e centrare la zona punti!.

Davanti a tutti scatterà un altro rookie come Jorge Martin: “Complimenti per la sua pole position, non me l’aspettavo. Ha sempre dimostrato di essere eccellente sul time attack, ma riuscire a essere il più veloce già alla seconda gara della carriera nella classe regina significa che il talento non gli manca di sicuro. Oggi in gara, tuttavia, sarà diverso”.

Credit: MotoGP.com Press

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