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MotoGP, Marc Marquez: “Mi sono risentito pilota. Fatico col tricipite, il recupero non è finito”

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Marc Marquez è tornato in gara a 265 giorni di distanza dalla sua ultima apparizione. Dopo quasi nove mesi di assenza forzata in seguito a tre operazioni chirurgiche dovute all’infortunio subito nel GP di Spagna dello scorso anno, il pluricampione del mondo si è reso protagonista di una prova discreta, anche se ben lontana da quelle che era solito sfornare quando era al top della forma. Il centauro della Honda ha concluso al settimo posto e poi è scoppiato in lacrime una volta giunto ai box.

Lo spagnolo ha spiegato in questo modo la sua reazione: “Sono una persona che solitamente si tiene dentro le emozioni, ma a fine gara non mi cono controllato. È stato un weekend diverso, un bel passo per la mia carriera e per la mia vita. Non era un pianto di dolore, ma per tutto questo tempo lontano dalle corse, per il team, per tutto! Finalmente mi sono risentito pilota”.

Marc Marquez ha riscontrato dei problemi fisici: “Non guidavo come guido solitamente. L’unico momento in cui ho guidato a modo mio è stato nelle libere, ma se lo avessi fatto sempre sarei stato distrutto. Faccio ancora fatica con il tricipite, non posso usare il gomito come piace a me e all’ultima curva ho fatto tanta fatica. Il recupero non è ancora finito e non finirà a Jerez. Dopo 9 mesi con il braccio fermo è difficile: piano piano, anche mentalmente, si sta sbloccando tutto”.

L’iberico ha poi concluso: “Quello che mi manca è continuare a lavorare in palestra e in moto: fa la differenza stare in sella. Nei due mesi futuri posso fare tanto durante il weekend di gara, in casa invece si fa poco. Anche l’osso è a posto, ma lo stress non può essere eccessivo, quindi moto solo in gara, poi da metà stagione allenamenti su due ruote anche a casa”.

Foto: LaPresse

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