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MotoGP, Valentino Rossi: un brand ancora ricco e vincente, a dispetto dei risultati

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Valentino Rossi sta attraversando il momento più complesso della sua carriera. Lo dimostra il fatto di aver mancato la top-ten nelle ultime otto gare a cui ha preso parte. Si tratta di una sequenza negativa senza precedenti per il Dottore che, in passato, non era mai rimasto fuori dai primi dieci per più di tre GP consecutivi. Da quando corre nella classe regina, l’infausto evento si era verificato solamente tre volte. Nelle prime tre gare del 2000, nelle ultime tre del 2011 e nella primavera del 2019. Dunque, se prima del 2020 non erano mai state inanellate più di tre assenze di fila dalla top-ten, al momento siamo a quota otto and counting. Basta questo a fotografare le difficoltà di un pilota che, peraltro, è salito sul podio solamente una volta nelle ultime trenta gare disputate e che non vince un GP da quasi quattro anni. Eppure, a dispetto dei risultati in pista, il Dottore rimane vincente come brand.

Infatti il fuoriclasse di Tavullia è stato capace di generare attorno a sé un interesse senza precedenti nella storia del motociclismo, tanto da consentire all’intera MotoGP di guadagnare popolarità a livello globale nel corso del primo decennio del XXI secolo. Valentino ha avuto la lungimiranza di tramutare se stesso in un marchio, fondando nel 2008 VR|46, la società che inizialmente si occupava solo di gestire il merchandising attorno alla sua figura. Basta fare un giro sul sito ufficiale dell’azienda per rendersi conto di come venga venduto qualunque genere di capo di abbigliamento, oltre ad una serie di accessori per moto e di gadget con il numero 46 giallo, diventato a tutti gli effetti un brand milionario.

Qualche tempo fa, il sito truenumbers.it aveva ricostruito il valore dell’impero commerciale di Rossi sulla base dei bilanci depositati nel 2017. Ebbene, ne era venuto fuori un giro d’affari da capogiro, capace di muovere tra ricavi e spese più di 54 milioni di euro ed in grado di chiudere con un guadagno netto di 6.6 milioni un solo anno! Insomma, il Dottore non è solo un pilota, ma anche un vero e proprio imprenditore di successo che ha saputo far bene all’intero ambiente motociclistico. VR|46 si è infatti espansa ben oltre l’aspetto della gestione della sua figura. Dopotutto, non è un mistero che diversi rivali in pista del fuoriclasse di Tavullia abbiano affidato alla stessa VR|46 la produzione del proprio merchandising. L’azienda, quindi, non si occupa più di curare solo gli interessi di chi l’ha fondata, ma anche quelli di una serie di personaggi che compongono il Motomondiale. Insomma, Valentino è a tutti gli effetti un’istituzione su cui fare affidamento se si vuole promuovere la propria immagine nel mondo. Lo sanno persino i principi sauditi, che poche settimane or sono hanno stretto con la sua società un accordo di sponsorizzazione per promulgare il piano di sviluppo socio-economico che da qui al 2030 interesserà la loro Nazione.

Pertanto, i risultati in pista del Dottore lasceranno anche a desiderare, ma almeno la sua immagine è ancora vincente. Potrebbe, peraltro, esserlo a lungo grazie al progetto Racing Team, attualmente sponsorizzato nientemeno che da SKY. Dal 2014 al 2020 la struttura che fa riferimento a Rossi, oltre a salvare letteralmente la carriera di Franco Morbidelli e a lanciare quella di Francesco Bagnaia, ha raccolto complessivamente 27 successi tra Moto2 e Moto3 (categoria dalla quale si è attualmente disimpegnato) con tanto di titolo mondiale di “Pecco” in Moto2 nel 2018.

Chissà che non si possa continuare a vedere Valentino Rossi in MotoGP anche dopo il ritiro in un nuovo ruolo dirigenziale. Non è da escludere che nel prossimo futuro VR46 Racing Team possa sbarcare anche nella classe regina, dove comincerebbe una nuova sfida. Dopo essersi laureato Campione del Mondo a ripetizione come centauro, il fuoriclasse di Tavullia potrebbe provarci anche come team manager. In questo modo il 46 giallo avrebbe la possibilità di continuare a vincere anche dopo l’addio agonistico di chi lo ha saputo trasformare in un’icona globale del motociclismo.

Foto: MotoGP.com Press

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